Diogene Annunci Economici

Cosa cerchi?

Tre domande a - Diogene Annunci Economici Forlì

Tre domande a Matteo Casadei

Tre domande a Matteo Casadei

Ha suscitato più di una reazione la delibera regionale sulle limitazioni alle quali, dal 1° ottobre, saranno soggetti i sistemi di riscaldamento a legna come caminetti, stufe o “caldaiette”. La misura si inserisce nel Piano aria integrato regionale (Pair 2020) ed è figlia dell’Accordo di bacino padano, sottoscritto dall’Emilia-Romagna con Piemonte, Veneto, Lombardia e Ministero dell’Ambiente, per contrastare l’inquinamento. Gli interrogativi sulla decorrenza delle nuove regole, le deroghe e le eventuali sanzioni restano molti. A sciogliere qualche dubbio in merito è l’ingegner Matteo Casadei, componente del Centro Studi di Ape-Confedilizia di Forlì-Cesena.

Quali divieti prevede il nuovo provvedimento regionale?

 

La misura interviene, con date di decorrenza diverse, sull’installazione e l’utilizzo degli impianti di riscaldamento domestico a biomassa (con potenza inferiore ai 35 kW). Per l’installazione del nuovo, si impone, dal 1° ottobre di quest’anno, di rendere operativi solo apparecchi la cui certificazione di emissioni e rendimento non sia inferiore alle tre stelle; da ottobre 2019, si potranno installare solo generatori con almeno quattro stelle. Per l’utilizzo di stufe, camini e affini, dal 1° ottobre prossimo potranno funzionare solo impianti con almeno due stelle, mentre dall’ottobre 2019 sono ammessi solo quelli con almeno tre stelle. Occorre fare attenzione anche al materiale usato per la combustione: dal 1° ottobre 2018, la qualità del prodotto adoperato dovrà essere certificata. Le norme sugli impianti a biomassa valgono solo per quelle abitazioni dove sia presente un sistema di riscaldamento alternativo. Non sono soggetti a questi divieti gli apparecchi utilizzati per la cottura, come quelli delle pizzerie. Sono, infine, esonerati dalle restrizioni i comuni montani situati sopra i 300 metri di altitudine.

 

Se si hanno impianti non certificati si rischia la sanzione?

 

I prodotti più recenti sono tutti dotati di certificazione, con un numero di stelle proporzionale alla classe di efficienza energetica. Il documento è emesso dal produttore o da un organismo terzo certificato: in assenza del certificato, l’impianto è da considerarsi a una stella, e quindi non utilizzabile. Al momento, la delibera regionale non prevede sanzioni, ma mira soprattutto a fare opera di sensibilizzazione. Se però non si è a norma e si viene segnalati alle autorità, il Comune di competenza può intervenire e imporre di non utilizzare l’impianto non idoneo, pena un’ammenda.

 

Qual è il suo giudizio su questa norma regionale?

 

Il contenuto è corretto, perché basato su studi che fanno emergere un dato importante: le PM10, cioè le polveri sottili inquinanti che inaliamo, in Emilia-Romagna sono prodotte per il 17% da riscaldamento a legna. Quest’ultimo si posiziona al terzo posto dopo merci su strada (21%) e agricoltura e allevamenti (19%). Tuttavia, la comunicazione e le tempistiche per adeguarsi alla nuova politica energetica potevano essere gestite meglio, con scadenze meno ravvicinate nel tempo.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   


Laura Bertozzi

venerdì 21 settembre 2018