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Sicurezza alla guida

Marco Viroli ne parla con Giordano Biserni

Sicurezza alla guida

E’ oramai un appuntamento fisso, quasi una tradizione, l’incontro sulle pagine del nostro giornale con il dottor Giordano Biserni, presidente dell’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale).

La sicurezza sulla strada è un tema sempre attuale. Cominciamo parlando di pneumatici, perché si avvicina il momento delle gomme da neve. Che cosa dobbiamo fare?

“La legge prevede l’obbligo, qualora risulti necessario per ragioni di sicurezza, di utilizzare o avere montati sul veicolo, pneumatici invernali o a bordo mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su neve o ghiaccio, cioè le catene. Una norma che, oltre a evitare incidenti, previene blocchi alla circolazione causati da veicoli sprovvisti di questi mezzi durante le situazioni di criticità. L’ente proprietario della strada può imporre l’obbligo di avere a bordo i mezzi antisdrucciolevoli anche in assenza dei fenomeni atmosferici invernali. L’obbligo viene reso noto con l’apposito segnale: la gomma con la catena montata.”

 

Ma come si fa a distinguere uno pneumatico invernale?

“La gomma invernale, per essere considerata tale, deve essere contraddistinta da queste marcature: M&S, MS, M-S, M+S. In questo caso la gomma può essere considerata equivalente alle catene da neve omologate. Nell’acquisto, è buona norma verificare sul libretto di circolazione le misure omologate della gomma, i codici di velocità e, se prescritto, anche quelli di carico”.

 

Con le gomme invernali come ci si deve regolare con il consumo del battistrada? E con la pressione di gonfiaggio?

“La profondità minima del battistrada (imposta dalla legge) è di 1,6 mm. Con le gomme invernali è meglio evitare di scendere sotto i 4 mm per non perdere troppo di efficacia sulla neve. Al di sotto di tale soglia, infatti, i tasselli sono troppo ridotti di altezza e non hanno più elasticità; ciò vale anche per le (fondamentali) lamelle.

Per quanto riguarda la pressione di gonfiaggio delle gomme, per quelle invernali va controllata con maggiore frequenza rispetto a quella dei normali pneumatici estivi. Ricordatevi di farlo almeno ogni sette, dieci giorni, dato che la stagione invernale richiede più attenzione alla variazione di pressione correlata alla temperatura esterna: un gonfiaggio di 2 bar misurato a +20 gradi, scende a 1,74 bar a -5 °C e a 1,59 quando il termometro tocca i -20 °C. Per questo è consigliabile alzare di 0,2 bar la pressione prima di un viaggio in montagna, perché la temperatura ambientale si riduce con l’aumentare dell’altitudine. Se controllate la pressione delle gomme in un luogo riscaldato, aumentate fino al 20% (es., da 2,0 bar a 2,4) il gonfiaggio rispetto a quanto suggerisce il costruttore della vostra auto, perché poi lo pneumatico lavorerà a temperature ben diverse”.

 

Gomme e impianto frenante sono sicuramente in pole position quando si parla di sicurezza al volante e di prevenzione degli incidenti, ma anche i comportamenti di chi guida sono fondamentali. Che cosa ci dice al proposito?

“ASAPS ha recentemente effettuato un monitoraggio in tutto il territorio nazionale sull’utilizzo del telefonino da parte dei conducenti dei veicoli. L’iniziativa, svolta nell’ambito della campagna di sensibilizzazione lanciata da ASAPS, dal titolo “Un messaggio a volte accorcia la vita” ha coinvolto decine di volontari nelle principali città italiane, che hanno pazientemente contato tutti coloro che transitavano intenti a telefonare o a messaggiare. Monitorate anche le città romagnole, tra cui la stessa Forlì.

Un lavoro notevole, che ha portato a prendere in esame oltre trentaduemila guidatori nelle fasce orarie di maggior traffico, in diversi giorni feriali della settimana. Questi i risultati: oltre 4.000 automobilisti intenti a telefonare o messaggiare, per una percentuale del 12,4%. Oltre il 75% di questi sono risultati di sesso maschile.

Una buona percentuale di guidatori al telefono era ferma al semaforo rosso: anche questo è un comportamento sanzionabile, in quanto anche la fermata all’incrocio resta un atto della circolazione stradale e pertanto soggetto alle norme del Codice della Strada”.

Le rilevazioni dell’ASAPS hanno evidenziato come l’utilizzo del cellulare alla guida sia prevalente al Nord e che alcune città, come Verona e Forlì, abbiano superato la media nazionale, con picchi fino al 16%.

 

Nel prossimo numero di Diogene continueremo questa interessante conversazione col dott. Biserni.


Marco Viroli

sabato 17 ottobre 2015