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Tre domande a Alide Lepretti

Tre domande a Alide Lepretti

Esigenze concrete del quotidiano e bisogno d’inclusione: questi i due principali versanti sui quali si dispiega il lavoro di Auser Forlì, l’associazione di volontariato e promozione sociale attiva sul territorio al fianco degli anziani (e non solo) per valorizzarne il ruolo attivo nella società. A offrire una panoramica delle azioni svolte dall’associazione è la presidente di Auser Forlì Alide Lepretti.

Ultimamente Auser si è occupata di ascensori: di cosa si tratta?

Dalla campagna di Auser Emilia-Romagna “Ascensore è libertà”, abbiamo ottenuto dalla Regione un investimento di 2 milioni di euro per installare ascensori e montascale negli stabili di edilizia popolare pubblica. In estate è previsto un bando rivolto ai Comuni dell’Emilia-Romagna proprietari degli alloggi per effettuare i lavori. L’importo potrà essere coperto fino all’80% dalla Regione. Molte persone con problemi di mobilità rischiano infatti di restare relegate in casa per l’impossibilità di fare le scale. In provincia, oltre il 75% dei palazzi non ha l’ascensore.

 

In che modo Auser si attiva per la popolazione anziana?

 

Innanzitutto con i servizi alla persona del progetto “Filo d’argento”. Con le 16 automobili di cui disponiamo su tutto il comprensorio forlivese, nel 2017 abbiamo effettuato 2883 accompagnamenti ai presidi sanitari, 108 consegne di farmaci, 534 spese a domicilio e oltre 3400 servizi di compagnia telefonica. La richiesta è cresciuta specialmente nelle aree collinari intorno a Forlì, per la scomparsa dei servizi sanitari e di molte realtà commerciali. A questo, si affianca la nostra proposta culturale e aggregativa, fatta di corsi, conferenze e uscite. Abbiamo inoltre attivo da una decina d’anni il progetto “Dai monti al mare”, che solo nel 2017 ha dato la possibilità a 1666 partecipanti di recarsi al mare due volte a settimana, da giugno a settembre, e “Incontro fra le generazioni”, un’iniziativa che ogni anni coinvolge le scuole per favorire lo scambio tra bambini e anziani. Nel 2018, hanno partecipato 22 classi (500 bambini), sul tema dei giochi di una volta. Oltre ad essere un’opportunità di incontro, il progetto sfocia in un concorso finale che ci permette di donare dei materiali didattici alle scuole partecipanti. Non sono solo gli anziani ad aver bisogno di sostegno. Infine, ci siamo occupati anche dei richiedenti asilo, dando loro lezioni di italiano nelle nostre sedi.

 

In che modo la politica può tutelare una popolazione che invecchia?

 

Come associazione di volontariato, noi diamo un aiuto immediato. Ma raccogliamo anche i bisogni che emergono e li consegniamo alla politica. Vista la crescente necessità di investire sul sociale, occorre ragionare a monte sullo sviluppo del lavoro, dell’economia e della ricchezza locale. Le Amministrazioni dovrebbero invertire il flusso delle risorse, facendo sì che la maggior parte resti sul territorio. Ci sono emergenze, come quella degli anziani che smettono di curarsi per la sempre minore copertura dei costi sanitari, da trattare come priorità. Auser Forlì conta 2280 iscritti perché la partecipazione c’è dove si sa di poter trovare risposte.

 


Laura Bertozzi

giovedì 12 aprile 2018