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Tre domande a Giacomo Zattini

Tre domande a Giacomo Zattini

La crisi ambientale è sotto gli occhi di tutti e i pesanti bilanci dell’estate agli sgoccioli lo dimostrano. Per invertire la rotta, sono soprattutto le giovani generazioni, che, sulla scorta di Greta Thunberg, hanno fatto sentire la propria voce. L’appello lanciato ai Governi è chiaro: attivare politiche concrete che mantengano l’aumento della temperatura media globale al di sotto di 1,5°C. Il movimento Fridays For Future, fondato dall’attivista svedese, ha preso corpo anche a Forlì, dove porta avanti con decisione le proprie istanze, come racconta lo studente 23enne Giacomo Zattini, coordinatore del gruppo.

Com’è nato il movimento in città?

 

A dar vita al Fridays For Future di Forlì è stato un gruppo di giovani sensibili alle tematiche ambientali sollevate da Greta e desiderosi di spendersi per la causa. Così, nel febbraio scorso abbiamo pensato di fondare un gruppo provinciale, ma l’idea è stata accantonata e oggi ogni città ha una sua delegazione. A Forlì la tematica ambientale è molto sentita e il nostro gruppo è quello numericamente più consistente in Romagna, con un nucleo operativo di circa 40 attivisti, fino ai 230 simpatizzanti che partecipano a vario livello alle nostre iniziative.

 

La politica locale è altrettanto sensibile alla causa?

 

È capitato di prendere posizioni decise nei confronti di questa Amministrazione. Come è noto, i candidati sindaci avevano firmato, in campagna elettorale, i 9 punti concreti della petizione presentata alla cittadinanza e si erano impegnati a dichiarare l’emergenza climatica. Poi, però, la mozione che la maggioranza era pronta ad approvare era stata stravolta rispetto alla nostra proposta, con posizioni negazioniste rispetto alle cause del cambiamento climatico e soluzioni per noi non accettabili. Dopo un primo intervento in Consiglio Comunale, ci è stata negata la partecipazione alla discussione della nostra mozione, nella Commissione Ambiente del 19 luglio. Finalmente, il 30 luglio, il Comune di Forlì ha ammesso la crisi climatica e ha votato il testo condiviso che impegna la Giunta ad azzerare le emissioni nette di gas climalteranti entro il 2030. Una soddisfazione parziale, perché non ci sono prese di posizione contro il consumo di carne e latticini. Lascia perplessi anche la recente ordinanza che vieta il trasporto di drink in contenitori di metallo e vetro, incentivando il consumo di plastica monouso.

 

Quali iniziative avete all’orizzonte?

 

Ci stiamo preparando alla settimana di mobilitazione globale che si terrà dal 20 al 27 settembre e vedrà giovani di tutti i Paesi scendere in piazza per chiedere azioni urgenti per il clima. Tra gli eventi previsti c’è, il 25 settembre, alle 20.30 in Salone Comunale, l’incontro con l’esperto di tematiche ambientali Norbert Lantschner. Il 27, invece, è la giornata del terzo sciopero mondiale: il corteo partirà da piazzale della Vittoria alle 9.30 e si concluderà al parco rialzato dei Portici alle 11.30 con gli interventi di alcuni esperti; a seguire, dibattiti e workshop. Un altro ospite illustre che porteremo a Forlì è il meteorologo e climatologo Luca Mercalli, che sarà al Teatro Diego Fabbri il 7 ottobre alle 15.30.


Laura Bertozzi

giovedì 5 settembre 2019