Il ponte
In fatto di PONTI noi italiani siamo maestri, a cominciare dai nostri onorevoli: vecchi, nuovi e in pianta stabile. E oggi usciamo appunto da una di questi.
Cosa è successo ?
Prima di tutto che il Presidente Mattarella sta convocando al Quirinale membri della Crusca per trovare una definizione da appioppare al Governo che verrà: vacanziero, finalizzato, stanco, di tregua, curioso, singolare, raro… ecc….
In casa nostra succedono cose. Per esempio, la nuova caccia al tesoro che fanno i bambini quando vanno ai giardini. Vengono sguinzagliati sui prati (incolti, perché è più divertente) alla ricerca di altalene, giochi, scivoli e giostre. Il sopravvissuto è impraticabile. Fra l’altro, oltre alle vespe, le zecche e ora anche il ragno violino, l’erba incolta è diventato il paradiso degli entomologi.
Sta per essere aggiudicato agli automobilisti forlivesi il Premio “Qualità e Cortesia” per la guida. Parametri vincenti: frecce di direzione inesistenti, frenate disperate alle rotonde, marce sbagliate, specchietti retrovisori lasciati in garage (tanto non servono…) ecc…
Si iniziano a vedere in giro per il centro i primi risciò, vendite di riso dappertutto, Mandarini agli incroci che dirigono il traffico. La Cina è vicina si diceva: la Cina è qui. E compra.
Il Pd nazionale in fibrillazione ha chiesto suggerimenti a quello di Forlì che ha respinto, esausto, al mittente.
Si è trovata finalmente la soluzione per il “Ridolfi”. Apertura sicura al prossimo trentennale dell’omicidio-Ruffilli.
Nei giorni del tanto atteso caldo, hanno fatto affari d’oro i baracchini delle piadine e degli ortofrutticoli con le code chilometriche di auto sulla Cervese. E il mare lo hanno visto circa una decina. Quelli che hanno resistito.
Così è se vi pare.
Leonello Flamigni
venerdì 4 maggio 2018