Place de la Concorde?
Non si chiama più Piazza Saffi, ma, alla francese, “Place de la Concorde”. Tradotto in simultanea: Piazza della Concordia. Perché? Perché sono ormai tutti “concordi” che non si troverà mai il sistema di rilanciarla, di riportarci i forlivesi a parlare con Saffi, di riparcheggiare proprio sotto il monumento le auto…Magari questo è eccessivo, ma tant’è…
Per carità ci stanno provando. E’ stato emanato l’ennesimo bando per chiamare volenterosi cittadini e dare idee. Al tempo stesso, è nato Mercurio, il Grande Fratello fornito di telecamere che inchioda gli automobilisti che entrano nel tempio del silenzio.
Ma non è una contraddizione macroscopica? E’ stato chiesto ad un rappresentante delle istituzioni e ha risposto “che no, tutt’altro e bla bla bla”. Sarà…
Nel frattempo sono state tirate giù definitivamente altre serrande commerciali. A chi vendere? Ai piccioni? O ai lavoratori che da mesi tengono incartati palazzi mai finiti?
Idee? Eccone qualcuna.
Per esempio, si potrebbe creare un Hyde Park: un palchetto sotto Saffi, un microfono e chi vuole parli, si sfoghi, contesti. Magari parlando a se stesso, ma almeno….
Per esempio, un bel labirinto che parta da San Mercuriale e bisogna sbucare davanti al Comune senza usare il GPS del cellulare.
Per esempio, un bel Drive in, un’Arena all’aperto dove proiettare la Corazzata Potemkin. E un cittadino a turno commentare, alla fine, come Fantozzi.
Per esempio, un bel campo di calcetto con partite serali fra extracomunitari e residenti. Impossibile: mancherebbe il numero legale dei secondi.
Per esempio, un festival perenne di voci nuove (scippandolo all’ormai esausto Castrocaro). Presenta Carlo Conti, ormai dappertutto. E le voci? Beh a quello ci penseremo.
Insomma, scatenare la fantasia. Ma poi si rischia la multa. Perché Mercurio non si ferma mai.
Leonello Flamigni
venerdì 18 maggio 2018