Tutti al mare…
I bar sono l’arengo dei cittadini. Da sempre. La politica, la storia, le dinamiche di una città e del Paese nascono lì. Una commistione di buon senso, di “intellighenzia”, di furbizia, di sana ignoranza (nel senso di non conoscenza), di protagonismo, di convessità umana.
Nei bar si parla, si fanno conoscenze (volute e non), si litiga, si discute e, alla fine, si esce restando esattamente come si è entrati: con le proprie opinioni rafforzate.
Mi è capitato di seguire in alcuni locali forlivesi commenti e saggezze degli avventori. Eccoli.
Lo facciamo questo governo?
“Governo? Semmai un tandem…”
Ma lo facciamo?
“Lo faranno per forza. Io in agosto vado al mare e non torno per andare a votare”.
Mattarella è una persona seria e limpida…
“Certo, ma non è che può fare tutto lui…”
Con quei due poi…
“Chi? Salvini e Di Maio?”
Sì, loro. Due marziani…
“Beh io ho votato per Salvini..”
“Io per Di Maio…
Avete fatto proprio un bel lavoro…
“Ha parlato il sapientone…Tu per chi?”
Per chi mi pare. Lo vengo a dire a voi…
Ma chi è ‘sto Conte?
“Non allenava il Chelsea?
Quello è Antonio, gnurant. E’ il musicista avvocato…
“Macchè è Gentiloni…”
Per carità. Sta per dimettersi…Siete proprio degli gnorri…”
“Informatevi prima di sproloquiare: è un docente universitario…”
E che c’entra con Salvini e Di Maio?
“Fra i due litiganti il terzo gode…”
Leonello Flamigni
venerdì 25 maggio 2018