La casa degli “isti”
E’ nata in queste ore un’Associazione atipica che raccoglie chi è alla ricerca disperata di un’identità politica, economica, finanziaria, culturale, sociale e umana. E’ nata per fare trovare etichetta e nullaosta sociale a chi ne è sprovvisto e non riesce ad entrare, se non nelle pagine dei giornali e nei talk show televisivi, nei meccanismi del “potere” e “sottopotere”. In Italia, peraltro, convivono allegramente entrambi.
Subito un fiume di iscrizioni e, dopo poche ore dalla nascita, l’Associazione era già in grado di dare comunicazione degli associati. Divisi in gruppi e sottogruppi. Le elezioni (“democratiche”?) di un Direttivo sono previste a breve. Il nome scelto per la struttura è stato, per acclamazione, la “La Casa degli ISTI”.
Ma vediamo, al dettaglio, chi fa parte di questo popolo in cerca di un’identità.
Ci sono innanzitutto (e sono i più numerosi) i POPULISTI
Seguono subito dopo i “parenti stretti”: i SOVRANISTI
Poi, molto distanziati, gli SCIOVINISTI (su Wikipedia, il significato…)
A seguire:
i COMUNISTI (razza in estinzione)
i FASCISTI (razza estinta, dicono…ma)
gli SFASCISTI (specialisti delle distruzioni a prescindere) e, fratelli di sangue, i TEPPISTI
gli ILLUMINISTI (un po’ anacronistici, ma almeno cercano luce in questo buio)
Più defilati, ma più significativi, iscritti nelle liste anche i BERLUSCONISTI, I SALVINISTI, i DE MAISTI e i RENZISTI.
Ultimi, ma non certo per importanza, i MATTARELLISTI
Infine, i MORALISTI. Anche se nessuno li voleva perché sono noiosi e ripetitivi
Leonello Flamigni
venerdì 1 giugno 2018