NON E’ UN PAESE…
Viene da citare il titolo di un film
A vedere certe foto in prima pagina dei quotidiani, viene da citare il titolo di un film di successo degli ultimi anni: “Non è un Paese per vecchi…”. Ma sarebbe più giusto dire: ”Non è un Paese”. E basta. E’ soltanto una Vergogna. In Parlamento per discutere e decidere sugli aiuti alle popolazioni sommerse dagli allagamenti, distrutte dai terremoti (l’Albania ne sa qualcosa…), ferite da ponti che crollano all’improvviso, negli scranni del Parlamento (che paghiamo noi, eccome paghiamo!), il vuoto pneumatico di parlamentari: una decina su 630. E gli altri? Distribuiti nei millanta talk show della tv.
Per fortuna che viviamo in un’isola felice: da noi l’unica struttura allagata è stato un campo di calcio quasi dimenticato.
Le elezioni regionali prossime venture per darci un “Governatore”, occupano soltanto i pensieri degli interessati. Noi elettori, frastornati dai battage quotidiani fra le due opzioni, attendiamo esclusivamente il giorno del voto e in cabina decideremo. O lo sappiamo già (più probabile) o faremo la croce dell’ultimo momento.
Forlì si è procacciata un sindaco che cerca visibilmente di recuperare la dignità di un centro storico dimenticato da anni. Non si beva, non si sporchi, non si fumi robaccia, non si bivacchi… Era ora. E poi forse tornano i mezzi pubblici a ridare movimento e quindi vita. Mezzi pubblici che viaggiano da sempre semivuoti. Perché in città si va in auto anche al bagno di casa.
Ultima. Segnalato un “molestatore seriale” che si aggira alle uscite delle scuole medie. Pare che viaggi in un’auto bianca poco vestito… Pazzesco. Datevi da fare: trovatelo e curatelo. Non abbiamo bisogno di finire sulle cronache nazionali già zeppe di squallori.
Leonello Flamigni
giovedì 28 novembre 2019