Diogene Annunci Economici

Cosa cerchi?

InfoCasa - Diogene Annunci Economici Forlì

Come si ripartisce una spesa condominiale?

Quali sono i criteri di ripartizione delle spese condominiali?

Come si ripartisce una spesa condominiale?

Il fatto di abitare in condominio, permette il pagamento delle spese condominiali sia da parte di chi è in affitto, sia da parte di dei proprietari delle abitazioni. Tali spese, hanno abbastanza incidenza sul reddito delle persone, quindi sarà bene fare un calcolo abbastanza preciso.

Quali sono i criteri di ripartizione delle spese condominiali?

Il codice civile prevede alcuni criteri di ripartizione delle spese condominiali:

– secondo millesimi di proprietà;

– secondo i così detti millesimi scale o ascensore, ovvero in ragione dei criteri indicati dall’art. 1124 c.c.;

– secondo più generici criteri d’uso da individuarsi di caso in caso.

In genere ciascun condominio, quindi ogni appartamento è identificato mediante un valore millesimale che l’Amministratore riconosce, tramite tabelle specifiche. Il calcolo della quota la si ottiene dividendo il costo totale per 1000, poi moltiplicando il risultato per i millesimi dell’appartamento.

FACCIAMO UN ESEMPIO:
Ipotizziamo di dover suddividere una cifra pari a 1.500 euro tra sei condòmini ognuno titolare di una quota millesimale.

Conosciuti i millesimi d’ognuno possiamo desumere la quota di riferimento, con una semplice operazione matematica, cioè tramite una proporzione matematica dove sono noti tre termini (compenso complessivo, totale millesimi e singole quote) e di volta in volta solamente uno è sconosciuto, ossia la quota dei condòmini.

La formula è la seguente: 1500 (compenso amministratore) : 1000 (totale millesimi) = x (quota compenso singolo condomino) : 150,20 (quota condòmino Tizio).

In questo modo: 1500/1000=1,5, poi 1,5X150=225, dove quindi 225 euro sarà la quota che Tizio dovrà pagare.

Chiaramente la somma potrebbe aumentare laddove il compenso dell’amministratore contenesse delle voci variabili attivabili esclusivamente al ricorrere della condizione di applicazione (es. compenso per assemblea straordinaria).

Questo in effetti è il caso più semplice, ma ci sono altre componenti che partecipano alla ripartizione e sono:

– Il costo potrebbe non essere imputato tutto sulla stessa tabella, esempio classico è il contatore enel condiviso tra luce scale e forza motrice ascensore, o un’unica fattura per le pulizie di più scale di diverse dimensioni.

– Potrebbe esserci un conduttore (affittuario), di conseguenza l’importo può essere inserito solo sulla sua posizione ( in genere tutte le spese per la normale gestione es. pulizie enel ecc.)

– Il costo può essere ripartito il percentuale tra proprietario e conduttore esempio classico le spese per l’amministratore che spesso vengono divise a metà tra proprietari e conduttori.

– A volte all’interno della stessa tabella ci possono essere voci di costo che sono imputate sia al proprietario che al conduttore, esempio; nella tabella proprietà c’è il capitolo assicurazione condominio tutta carico solo dei proprietari e il capitolo pulizie scale solo a carico dei conduttori.

– In caso di subentro contano i giorni di permanenza nel condomino, esempio se dopo tre mesi avviene il subentro del proprietario (o del conduttore) il costo oltre ai millesimi deve tener conto anche dei giorni di permanenza.

 


Mirco Bresciani

venerdì 19 gennaio 2018