Il romagnolo medio si sa che non riesce a stare senza pasta e pane…
Come non comprenderlo … nati in terra di pasta asciutta, io stessa romagnola doc, cresciuta a suon di tagliatelle, cappelletti e lasagne.
Ogni tanto pero’ dovremmo imparare a fare qualche settimana senza, non solo per perdere qualche kg in più ma per la nostra salute.
“ Prevenire è meglio di curare !”
Stanno sempre di più crescendo le intolleranze al glutine, che si è visto avere danni a lungo andare sul nostro microbiota intestinale.
Il glutine (dal latino gluten = colla) è un composto peptidi che serve a fare da legante in caso di pasta e pane, contribuisce infatti a conferire le proprietà elastiche necessarie alla lievitazione naturale . Quando introduciamo glutine nella nostra alimentazione aumentiamo i livelli di zonulina, una molecola proteica che rende più permeabili le membrane cellulari, siano esse intestinali o del cervello. Cosa significa?
Significa che se la parete di protezione diventa più permeabile, il flusso di sostanze in entrata sarà maggiore e soprattutto meno filtrato. Questo permette alle tossine di superare con poca difficoltà la barriera ematoencefalica. Se la barriera è permeabile, si attiva una risposta infiammatoria da parte dell'organo coinvolto. A livello intestinale, avremo una maggiore quantità di tossine da gestire che alterano la funzione intestinale e infiamma i tessuti. Consumare prodotti a base di glutine ogni giorno non è la scelta migliore e oltre a sovraccaricare il nostro apparato digerente, si incorre in effetti infiammatori su cervello e intestino e anche la pelle viene in parte coinvolta. Così oggi vi presento la mia farinata di ceci , un’ idea gustosa da portare in tavola non tutti i giorni ma come sostituto di pane e companatico .