Quando lo sport.
Quando lo sport diventa scuola di vita. Sembra quasi che il buon Sinner non solo conosca Kipling e la sua immortale “Se”, ma pure che la applichi al suo quotidiano da discepolo devoto, quasi con religiosa affinità. Così, mentre il modo intero sbraita indignato per l’avvenuto scippo a mano armata, lui nemmeno sporge denuncia. Nonostante da noi “qualcuno”, da nostrano italopiteco–sapiens (anche tra addetti ai lavori della moderna “palla corda”) ravvisi nel suo comportamento, vette ingiustificate d’ingenua coglioneria e un arbitro (perché “arbitra” o “arbitressa” scusate, ma proprio non si può senitre…) da radiare a vita. Bolgia da furore popolare, pelvico e ignorante.