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QUANTO INCIDONO LE FERITE DELLA NOSTRA INFANZIA SULLA NOSTRA VITA DI ADULTI ?

AD OGNI FERITA MOLTO SPESSO METTIAMO UNA MASCHERA : COME RICONOSCERLE ED AFFRONTARLE CON LA NATUROPATA .

QUANTO INCIDONO LE FERITE DELLA NOSTRA INFANZIA  SULLA NOSTRA VITA DI ADULTI  ?

Si chiama “ Le 5 Ferite e come guarirle “, uno dei più bei libri scritti da Lise Bourbeau che mi ha aperto la mente e l’ orizzonte e che consiglio ad ognuno di voi .

Perché ?

Perché da piccoli il bambino che è in noi ha vissuto sentimenti profondi e spesso ferite inconsce di rifiuto, abbandono, umiliazione, tradimento ed ingiustizia e senza esserne consapevoli, poi è andato a somatizzarle dentro di sé e poi da adulto a trasformarle in atteggiamenti sbagliati nei confronti della vita spesso mettendo delle maschere per sentire meno forte quel dolore.

Chi ha la ferita del RIFIUTO molto sviluppata sarà minuto, molto magro, con spalle e collo contratti. Il rifiuto è generato dal genitore dello stesso sesso, o da chi ne fa le veci ( nonna,zia ).

In questo caso la persona indosserà la maschera del “ Fuggitivo “ se la sofferenza è stata grande, sarà quella di cercare di fuggire, di evadere dalle situazioni o di chiudersi in un mondo sicuro che ci si creda essendo più predisposti a dipendenze ad alcool, droghe, tabacco, shopping… tutto ciò che può aiutare a fuggire da un sentimento di dolore.

 

La ferita dell’ABBANDONO si attiva dal genitore di sesso opposto quando il bambino non si sente amato, nutrito, considerato e non gli vengono date le attenzioni che vorrebbe.

Il bambino quando crescerà e diventerà adulto cercherà ancora quell’amore nel

partner, in modo quasi smanioso, senza sentirsi mai soddisfatto, cercando continue

conferme nel suo amore, perché ciò che in realtà sta facendo è colmare una mancanza.

Il corpo in corrispondenza sarà un corpo snello, ma poco tonico, senza energia e con spalle cadenti e incurvate. Il “dipendente” avrà paura di essere abbandonato/a,  non riuscirà a staccarsi, neanche quando si troverà in situazioni che lo/a danneggiano.

 

La ferita dell’ UMILIAZIONE è l’unica ferita che non abbiamo tutti.

E’ legata al piano materiale, fisico con la madre, una ferita che porta ad indossare la maschera del “masochista “.

Porta un contrasto interno molto forte, sono persone che vorrebbero godere della vita

con tutti i loro sensi, amano il buon cibo, il sesso, la bellezza, ma non si sentono degni di averla proprio per l’umiliazione ricevuta da piccoli dai genitori .

Persone che si sentono sempre giudicate e tendono, quindi, anche esse a giudicare, persone che non si vogliono bene e che faticano ad esprimere amore .

Il corpo del masochista sarà grosso, rotondo, o magari si avranno solo parti del corpo più rotonde, se la ferita non è particolarmente grande.

 

La ferita del TRADIMENTO è provocata da una grande delusione che prova il bambino nei

confronti del genitore del sesso opposto, vorrebbe quasi cambiarlo se potesse, si sente tradito da quello che dovrebbe essere il suo migliore alleato, dalla famiglia, spesso ha vissuto in un ambiente

familiare aggressivo.

Il corpo sarà per l’uomo forte, spalle grandi, impettito, nella donna anche e bacino forti e tonici, con una parte inferiore del corpo predominante rispetto a quella superiore.

Sono persone , con la maschera del Controllore che hanno bisogno di tenere sempre tutto e tutti sotto controllo, persone che vogliono sempre cambiare gli altri, chiedono continue dimostrazioni d’amore, hanno bisogno di conferme, a volte arrivano ad agire in modo quasi subdolo, o fanno dei giochini mentali a causa della collera che sentono nel loro profondo.

 

E qual ‘è il bambino che non si è sentito vittima di un’ INGIUSTIZIA , in quanto il genitore non lo ha considerato quanto dovrebbe, o non ha passato sufficientemente tempo con lui ?

Il corpo corrispondentemente sarà molto rigido, spalle, gambe, schiena rigide, gli arti possono arrivare ad essere così rigidi che fa quasi fatica piegarli, tuttavia il fisico è ben curato, gli piace mostrarlo e se ne prendono molto cura.

Il “rigido “ vorrebbe che tutto fosse perfetto, non si permette di sbagliare, di essere umano, si prefissa obiettivi sempre troppo grandi e poi ne resta deluso se non li raggiunge, chiedono sempre troppo a loro stessi.  Sono persone che esigono molto anche dal loro corpo, vanno in palestra, seguono diete, devono tenere anche l’alimentazione sotto controllo. Saranno persone dure con chi è dello stesso sesso. Sono persone molto sensibili, che tendono a chiudersi per non farsi vedere vulnerabili.

 

Spero che ognuno di voi ritrovandosi in alcune o tutte queste ferite possa elaborare che i nostri genitori non avrebbero potuto fare diversamente da come ci hanno cresciuto, perdonarli ed affrontare le loro ferite per una maggior consapevolezza.

In quanto la consapevolezza è la chiave per la felicità.

 

La Naturopata riceve su appuntamento a Forlì e tiene consulenze anche online ( Skype ).

Cell. 333/7244927 www.annalisacalandrini.it


Annalisa Calandrini

lunedì 26 ottobre 2020