Covid-19
Parliamo di vaccini
Bentornati nello spazio dedicato alla sicurezza.
Ci siamo salutati parlando di vaccini, riprendiamo parlando dei contagi. Covid-19 protagonista indiscusso del 2020!
Crescono i contagi, si anima nuovamente il dibattito: “Apriamo tutto!”, “No, chiudiamo tutto!”. Al centro del campo, noi: ignoranti, moderati, curiosi di capire cosa succederà. Pronti a fare la nostra parte, se e quando dovesse servire.
Attuali positivi, ventimila, anzi, quasi ventuno (dati al 26 agosto), cifra paragonabile al 15 marzo, in pieno Lock-Down.
Eppure siamo tutti liberi, in giro, frequentiamo bar, ristoranti, negozi, spiagge…
Siamo diventati tutti matti?
Eravamo impazziti a marzo?
Estrapolare un solo valore dal contesto e renderlo assoluto non permette un giudizio corretto. Affiancato al numero totale dei positivi, dovremmo valutare anche il numero dei nuovi positivi (ovvero quanti in più rispetto al giorno precedente). Sono poco meno di millequattrocento, dato simile al 7 ed 8 marzo (il 15 marzo questo dato era oltre tre volte tanto).
Aggiungiamo anche il numero dei decessi: i 13 di oggi si potrebbero confrontare solo con il primo di marzo (primo e secondo giorno del mese).
Il dato però più importante, secondo me, è la positività rispetto ai tamponi, che a marzo viaggiava alto, fino a superare il 40%, mentre oggi siamo sotto al 2%.
Vi risparmio gli altri numeri: le cose importanti sono emerse.
Siamo di fronte ad un nuovo aumento dei contagi? Senza dubbio. Deve allarmarci e preparare un nuovo lock down? No, senza (per ora) dubbio.
Sicuramente dobbiamo continuare a seguire le indicazioni di sicurezza (mascherina, distanza, igiene mani), e a evitare il più possibile assembramenti e capannelli, ma senza il panico di chi prevede una nuova catastrofe di ricoveri e decessi.
Cosa è cambiato? Oggi, il numero dei positivi riscontrati è venti volte inferiore al dato primaverile: monitoriamo molte più persone ed un’importante quota di queste non è positiva.
È il nostro vero punto forte: non aspettiamo che l’onda sia arrivata, ma la scrutiamo da lontano. Per questo, nonostante il numero dei casi in risalita, la situazione ospedaliera è estremamente positiva. Abbiamo le armi per affrontare una nuova ondata, ma soprattutto abbiamo gli strumenti per evitare la cresta dell’onda.
Mascherina, distanza, igiene mani.
E soprattutto il cervello.
Aspetto sempre commenti e considerazioni, se volete, all’indirizzo:
michele.donati.sicurezza@gmail.com.
Auguro a tutti una settimana sine cura.
Michele Donati
lunedì 31 agosto 2020