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Parliamo insieme di sicurezza

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Bentornati nello spazio dedicato alla sicurezza. Nel primo incontro abbiamo accennato al difficile rapporto tra sicurezza e libertà, portando anche le famose parole di Franklin: “Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza.”

Eppure quale libertà si può pensare di godere in una situazione dove manca del tutto la sicurezza? Non a caso Franklin aggiunge l’aggettivo fondamentali. La sicurezza è sempre un costrutto figlio di accordi, leggi e contratti.

Dall’era classica abbiamo assistito al dibattito tra due filoni di pensiero su origine e importanza di leggi, doveri e diritti.

Le teorie del diritto positivo ritengono il diritto un costrutto umano, e  l’unica legge quella contrattata (posita). Chi infrange una legge è sempre punito, perché nulla è superiore ad essa. Questo chiamiamo Giuspositivismo.

Le teorie del diritto naturale ritengono invece che esista un diritto superiore, precedente, assoluto, scritto nella natura stessa dell’uomo da un’entità superiore. Rispettare questo diritto naturale può portare ad infrangere impunemente le leggi dello stato, perché il primo è superiore ad esse. Questo chiamiamo Giusnaturalismo.

Il dibattito non è concluso, sono molte le tesi in favore dell’una o dell’altra teoria. Dal diritto naturale è nata la convergenza sulla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, e dalla stessa idea, pur opposta nella manifestazione, di una legge superiore, preesistente e sovraordinata a quelle degli stati, sono sorti gli attentati alle Twin Towers  dell’11 settembre 2001.

Il disastro del World Trade Center ha sicuramente mostrato che la convergenza su un diritto superiore che pareva individuata nel dialogo tra le varie anime della civiltà occidentale dopo la Seconda Guerra Mondiale era solo un fragile castello di carte.

Supporre l’esistenza di un diritto naturale superiore, razionale e buono, ci costringe a ritenere disumani ed innaturali coloro che agiscono in modi non allineati ai nostri valori.

Il tema è ampio, più di un quarto di pagina. Tra una settimana potremo approfondirlo nuovamente.

Auguro a tutti una settimana sine cura.


Michele Donati

venerdì 2 febbraio 2018