Casa comune
Parliamo insieme di sicurezza
Bentornati nello spazio dedicato alla sicurezza. La scorsa settimana abbiamo lasciato aperto il dibattito tra diritto naturale e positivo.
Abbiamo notato che oggi accettare l’esistenza di un diritto sovraordinato ci costringerebbe a considerare disumani, innaturali, infedeli coloro che hanno schemi di valori diversi da quelli condivisi nel mondo occidentale.
Senza chiamare in causa scontri tra culture, anche i quotidiani dibattiti, tutti europei, su aborto, fine vita, obiezione di coscienza, diritto al trattamento sanitario, ci fanno ritenere che, se questo diritto precedente è scritto ugualmente nel cuore di ogni uomo, sia quantomeno difficile la sua lettura e traduzione, viste le differenti posizioni che si esprimono.
La sfida di questo terzo millennio è allora quella di trovare una piattaforma di diritti, doveri, leggi e certezze comuni, concordati, sulla quale poter costruire un nuovo corso di dialogo e pace tra i Paesi del mondo.
Torniamo a parlare di sicurezza, il centro del nostro discorso: accettiamo allora il fatto che non esista un paradigma teorico assoluto e perfetto di sicurezza e libertà, cui le leggi umane si debbano avvicinare, ma occorre che costruiamo patti sociali che preservino nelle concrete situazioni quanta più libertà possibile fornendo un livello di sicurezza adeguato a godere di quelle libertà.
La sicurezza è allora frutto di un accordo sociale, una moderata e controllata rinuncia individuale a parte delle proprie libertà per ottenere in cambio un sistema collettivo di ordine e certezze che possa permetterci di godere senza preoccupazioni (sine cura) delle libertà individuali che abbiamo conservato, ed è allora che tutti quanti siamo parte attiva in questo sistema di ordine.
Se vogliamo strade sicure, dove non correre rischi inutili, è necessario che rispettiamo i limiti di velocità, che siamo concentrati sulla guida, che evitiamo di usare il cellulare al volante.
Non esistono allora infrazioni non gravi, o motivi per cui siano giustificate. Parcheggiare fuori dalle righe è sempre sbagliato, anche se abbiamo fretta.
E questo è molto scomodo. Ma chi ha mai detto che giustizia e sicurezza siano un comodo giaciglio?
Auguro a tutti una settimana sine cura.
Michele Donati
venerdì 9 febbraio 2018