Infosicurezza
Violenza in città
Bentornati nello spazio dedicato alla sicurezza.
Una settimana fa abbiamo parlato di violenza, che sta dilagando nella nostra città. Le Forze dell’Ordine stanno ancora indagando sull’incendio in questione. E noi stiamo ancora vedendo violenza in città.
L’aggressività costantemente martellata su ogni canale, televisione e Internet in primis, riascoltata in molti interventi, dilagata dai discorsi da bar a quelli politici, fino agli interventi istituzionali, porta conseguenze. Giorni fa, mentre montava la polemica a favore o contro le magliette rosse, si sono verificati due gravi episodi. Due persone aggredite in strada con una pistola soft-air.
E’ una realtà sicura quella in cui passeggiando per la strada rischio di ricevere colpi di pistola (per quanto ad aria compressa)? E’ il luogo dove vorrei crescessero i miei figli?
Entrambe le vittime di queste aggressioni sono extracomunitarie. Un uomo ed una donna. Entrambe le aggressioni sono (facile pensarlo) avvenute nella notte. Entrambe con armi soft-air: dimostrative, non letali.
I primi giudizi che ho sentito (giudizi da bar, dati senza ragionare) indicavano un possibile regolamento di conti malavitoso tra extracomunitari.
Ragioniamo insieme: un criminale, per regolare i conti con un collega, per aggredire un rivale, utilizza armi ad aria compressa? Non sarebbe più facile un’arma da taglio? O addirittura una vera arma da fuoco?
Le indagini in corso sveleranno tutte le dinamiche, i colpevoli ed i moventi, ma è evidente che certi episodi di violenza mostrano come si stia perdendo la capacità di mediazione e di riflessione.
Dunque non indugiamo in facili strumentalizzazioni (quelle le lasciamo ai politici, che ne sono maestri), ma sottolineiamo per favore che il clima di imbarbarimento nel quale tutti quanti siamo trascinati lascia per forza dei segni. E tutti quanti siamo complici ogni volta che non prendiamo posizione contro la violenza. Verbale, fisica, morale. Da ogni parte essa venga.
La sicurezza è anche e soprattutto sapere di non essere in guerra, e la guerra si previene con la diplomazia, con la “buona politica”, di cui abbiamo estremo bisogno.
Auguro a tutti una settimana sine cura.
Michele Donati
venerdì 13 luglio 2018