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Sicurezza e telecamere

Alcune regole

Sicurezza e telecamere

Bentornati nello spazio dedicato alla sicurezza.

Sono molti gli strumenti che possiamo mettere in campo per sorvegliare cosa accade a casa nostra, ma se abitiamo in condominio dobbiamo stare attenti agli spazi comuni e condivisi.

Proverò a fornire risposte brevi e comprensibili, visto che il tema è ampio e complesso.

Posso installare una telecamera dentro casa mia, che riprenda chiunque entri e la frequenti?

Sì. E no. Poniamo meglio la domanda.

Posso installare una telecamera dentro casa mia, facendolo sapere a tutti gli abitanti ed i lavoratori della casa, che riprenda chiunque entri e la frequenti?

Sì. E’ il classico caso della videosorveglianza installata dentro casa: tutti i miei familiari e collaboratori familiari sanno che ci sono le telecamere, sono avvisati, e le telecamere servono ad inquadrare eventuali ladri.

Posso installare una telecamera dentro casa mia, all’insaputa del mio partner, ed utilizzarla quando siamo in casa, per riprendere i nostri spazi, ed i nostri momenti di intimità?

Sì. Posso girare un film a luci rosse con il partner a sua insaputa. A patto che io (registrante) faccia attivamente parte della scena. Non potrò certo divulgarlo senza il consenso, ma filmare non è reato.

Posso installare una telecamera dentro casa mia, all’insaputa del mio partner, ed utilizzarla quando io sono fuori casa per riprendere presunti atti di infedeltà?

No. In questo caso configuro un reato (art. 615bis CP: Interferenze illecite nella vita privata).

Tolti i dubbi relativi alla registrazione dentro casa (cfr cass 36109/18 e cass 27160/18), rimane il primo tema che ci ha mossi: il condominio.

E’ possibile installare telecamere di sorveglianza condominiali? Ed a che condizioni?

Sì, è possibile. L’impianto di videosorveglianza condominiale è considerato un impianto comune, la sua approvazione è sottoposta al voto dell’assemblea condominiale, che deve positivamente deliberare con una maggioranza qualificata pari alla maggioranza semplice degli intervenuti in assemblea che configuri una complessiva proprietà di almeno metà del valore dell’edificio.

I costi dell’impianto devono, in questo caso, essere ripartiti tra tutti i condomini (compresi quelli contrari). Dovrà poi essere rispettata la normativa sulla privacy, individuando soggetti responsabili, modalità di registrazione, tempi di conservazione delle immagini ed informando adeguatamente chiunque possa essere ripreso della presenza di un sistema di sorveglianza prima che questi entri nell’area videosorvegliata.

 

Auguro a tutti una settimana sine cura.

 


Michele Donati

venerdì 20 settembre 2019