Sicurezza in città
La nostra percezione di sicurezza
Bentornati nello spazio dedicato alla sicurezza.
I dati sulla criminalità e sulla devianza sono normalmente dati pubblici, limpidi, che permettono di stilare anche statistiche e classifiche incontestabili. E, se prendiamo la nuda realtà di questi dati, non sembra che Forlì sia una città così pericolosa come a tratti disegnata.
Non ci tragga però questo in inganno: prima di tutto la sicurezza è un fatto di percezione: non sono i dati che ci danno la sensazione di sicurezza o di insicurezza, ma è la loro interpretazione, legata ad una lunga serie di fattori oggettivi (primo dei quali sicuramente è l’andamento storico) e soggettivi (che dipendono esclusivamente dall’atteggiamento e dallo stato d’animo della persona che li vive).
In secondo luogo, anche le statistiche non sono così nette come si potrebbe pensare: esiste infatti una parte di devianza che non viene in alcun modo conteggiata ufficialmente. Viene chiamata criminalità nascosta e rappresenta tutti quei reati che non vengono in alcun modo denunciati, per questo non sono conoscibili e non vengono rappresentati in alcun conteggio. Gli ultimi anni vedono grandi progressi nelle scienze sociali sullo studio di questo numero oscuro, e ci permettono di dire che esistono alcuni reati per i quali esso tende allo 0 (omicidio, rapine in banca ad esempio) e altri per i quali invece è molto significativo (rapine a privati, taccheggio), in alcuni casi addirittura più alto del dato ufficiale (aggressioni contro le donne, violenze sessuali, in particolare in alcuni Paesi e culture dove la tutela della donna è notevolmente inferiore che in Italia).
Ora capiamo perché è possibile continuare ad alimentare una polemica tra chi dice che la città di Forlì è vivibilissima e non c’è da aver paura di nulla e chi dice che è una città in mano al degrado ed alla devianza.
Dove sta la verità? Solo ed unicamente negli occhi di chi la guarda. Il tema della sicurezza non è mai un tema di dati oggettivi, ma è sempre questione di interpretazioni, di significati che a questi dati vengono attribuiti.
E per voi com’è la nostra città? Com’è la nostra piazza?
Aspetto sempre risposte, se volete, all’indirizzo michele.donati.sicurezza@gmail.com.
Auguro a tutti una settimana sine cura.
Foto Fabio Casadei
Michele Donati
venerdì 25 ottobre 2019