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Come allungare la vita alle batterie

Manutenzione e Consigli

Come allungare la vita alle batterie

Bentornati nello spazio dedicato alla sicurezza.

Ecco a voi, come promesso nel precedente numero, alcuni strumenti come linee guida sulle batterie che incontriamo nelle nostre giornate di tutti i giorni.

Negli smartphone ormai le batterie sono quasi ovunque non rimovibili, ormai esistono standard riconosciuti di connessione (USB o lightning) che comportano anche standard di alimentazione (tensione e corrente). Usare un caricabatterie affidabile (che sia da auto o da casa) per ricaricare il cellulare ci dà in linea generale la garanzia di trattare nel miglior modo possibile la sua batteria (almeno dal punto di vista della ricarica). Le batterie da veicoli (e tutte quelle al piombo più in generale) sappiamo come trattarle: ogni motociclista (ad esempio) ha incontrato almeno una volta nella vita l’inconveniente di non aver caricato la batteria per tutto l’inverno ed averla così rovinata. Mai scariche fino in fondo.

Le batterie cilindriche (dalle AA o AAA che troviamo nei telecomandi della TV a quelle più piccole che troviamo nei radiocomandi degli apricancello) vengono prodotte con diverse tecnologie. Il tipo usa e getta è diverso da quello ricaricabile. In primis lo dice il nome, le une si buttano una volta scariche, le altre si caricano. Inoltre, la tensione (Volt) che erogano è diversa: 1,5 le usa e getta, 1,2 le ricaricabili. Per questo motivo in alcuni dispositivi (sempre meno, a dire la verità) le batterie ricaricabili non lavorano correttamente e durano troppo poco. Certo, in linea di massima possiamo pensare che da un punto di vista ecologico ed economico dovremmo virare tutti i nostri consumi verso batterie ricaricabili, esistono però degli strumenti nei quali il consumo è talmente basso che non vale la pena di applicare questo ragionamento. Quando è l’ultima volta che abbiamo cambiato le pile al telecomando dell’aria condizionata ad esempio? Ed al radiocomando dell’apricancello? Totalmente diverso è il tema delle batterie per i sistemi di antifurto e le serrature elettriche. Stiamo parlando di sistemi di sicurezza, ed abbiamo bisogno che lavorino al meglio, visto che ne abbiamo bisogno soprattutto nei momenti critici. Ed a nessuno piace sentire 3 o 4 chiamate al giorno dell’allarme che si lamenta delle batterie scariche.

Cosa consigliare? Sicuramente le marche più conosciute e blasonate hanno tutto l’interesse di rimanere tali, lavoreranno al meglio possibile; in più ci conviene cercare di acquistare queste batterie da chi le tratta con una certa rotazione, che le fornisca sempre “fresche”.

Le batterie non sono uova, sicuramente, ma la loro carica diminuisce (poco per volta) continuamente anche mentre sono in attesa di noi sullo scaffale. Conviene quindi che ci affidiamo a chi, sullo scaffale, le tiene poco tempo.

In conclusione: ogni dispositivo ha le sue batterie preferite, ed ogni batteria ha le sue indicazioni di uso e di carica. La più importante che mi sento di dare, perché è una cosa nella quale mi sono imbattuto diverse volte nella mia esperienza, è di non cercare di ricaricare mai le batterie usa e getta. Il pericolo è notevole se caricate nella maniera sbagliata. Potrebbero prendere fuoco o esplodere. Ma anche caricate nel modo “giusto”, ovvero con uno dei caricabatterie per pile usa e getta che ogni tanto spuntano sul mercato, avremo sicuramente zero pericoli, ma avremo delle batterie che hanno perso alcune delle loro caratteristiche e potenzialità. Sicuramente non saranno in grado di lavorare con una robusta richiesta di corrente, come motori, luci (lampade), suoni (casse acustiche).

Ultima indicazione, tutti commettiamo lo stesso errore nella gestione delle batterie dei telefoni cordless. Dovremmo evitare di metterlo sulla base di ricarica fino a che non sia scarica la sua batteria. Io lo so, lo ripeto almeno tre o quattro volte ogni settimana. Ma non sono in grado di metterlo in pratica. E voi?

Aspetto sempre commenti e considerazioni, se volete, all’indirizzo michele.donati.sicurezza@gmail.com.

Auguro a tutti una settimana sine cura.


Michele Donati

giovedì 28 novembre 2019