Jordi Alba-Inter: il trappolone è servito!
Le ultime indiscrezioni mediatiche vorrebbero Jordi Alba vicino all'Inter
Come di consueto, le ultime ore di calciomercato risultano essere il maggiore catalizzatore al mondo di fake-news, quindi capace di sparate da Oscar, prive di ritegno alcuno e logico buon senso. Siamo abituati, certo, ma l’abitudine non è mai troppa. Specie, quando ad essere preso in esame, è un nome come quello di Jordi Alba, irraggiungibile in termini di ingaggio e assolutamente non nell'orbita del calcio italico.
Secondo quanto riportato dal giornalista spagnolo Gerard Moreno, infatti, Inter e Barcellona sarebbero in procinto di definire l’arrivo del campione blaugrana in terra meneghina, vista la plausibile -ma incerta- cessione di Robin Gosens al Bayern Leverkusen. Unico dato ovvio: Alba gradirebbe Milano, nemmeno poco. Basterà? Scopriamolo.
Jordi Alba-Inter: ecco perché il matrimonio è ostico
Il forte difensore mancino, nato a L'Hospitalet de Llobregat il 21 marzo del 1989, percepisce, da tesserato del Barcellona, uno stipendio pari a 24 milioni di euro, cifra da capogiro e decisamente inarrivabile per le già intricate casse nerazzurre. Per di più, la permanenza di Robin Gosens a Milano è tutt’altro che improbabile; il che, di per se, annullerebbe qualsiasi principio di chiacchiericcio, tuttavia normale durante l’ultimo squillo di mercato.
Jordi Alba e gli inizi
Possiamo dirlo: Alba è a tutti gli effetti un prodotto della cantera blaugrana, ove staziona dal 1998 al 2005. La sua permanenza in catalogna dura però fino ai 16 anni, quando viene girato in prestito al Cornellà, club che attualmente milita in Primera División. Appena raggiunta la maggiore età e viste le prestazioni lodevoli dell’allora trequartista, il Valencia sceglie di acquistarlo dal Barcellona, affidandolo alla sua seconda squadra con la quale raggiunge una promozione di Segunda División. Nel 2009, Unai Emery sceglie di aggregarlo in prima squadra, con la quale inanella prestazioni convincenti che portano il Barça a ingaggiarlo nuovamente per una cifra vicina ai 14 milioni di euro, in data 28 giugno 2012. Il resto, è ormai storia nota e racconta le gesta di un professionista esemplare, legato a un calcio che non c’è più e alla professionalità tipica soltanto dei giocatori più titolati al mondo.
Mattia Siboni
mercoledì 31 agosto 2022