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PODISMO: LORENZO LOTTI, UNA VITA SEMPRE DI CORSA

DA PREDAPPIO AI MONDIALI ULTRAMARATHON IN INDIA

PODISMO: LORENZO LOTTI, UNA VITA SEMPRE DI CORSA

Scoprire il mondo del running a 30 anni, come terapia per risolvere alcuni problemi alla schiena, e in neppure otto diventare il Re delle distanze estreme e il simbolo a livello nazionale di una disciplina «che da grande passione si è evoluta sino a dare vita a una vera e propria azienda». Il tutto partendo da Predappio, il Comune in cui lui, il 38enne Lorenzo Lotti, è anche assessore allo Sport.

Una vita, la sua, “sempre di corsa”, come recitano il titolo del manuale tecnico che ha recentemente pubblicato e il nome del marchio da lui creato e che lo vede svolgere attività di coaching professionale. Di corsa da una città all’altra, coniugando lavoro, famiglia, impegni istituzionali, Lotti è il maratoneta più cercato dai grandi brand del settore, il primo e maggiore influencer italiano nel running, è persino entrato nel Guinness dei Primati. Soprattutto è quello che sulle strade sta vincendo tantissimo, al punto da diventare il 30 settembre scorso campione italiano di ultramaratona.

A Torino, sul circuito del Parco Valentino, il predappiese ha vinto il titolo tricolore assoluto di 100 km conquistando anche la maglia azzurra della Nazionale. «In realtà avevo pianificato la stagione sulla 100 chilometri del Passatore, ma l’alluvione ha portato a cancellare l’appuntamento e l’assegnazione del titolo italiano è stata trasferita alla “100 km delle Alpi” – racconta Lorenzo Lotti -. Questo ha implicato rivedere tutta la preparazione e per una gara su queste distanze non è semplice visto che servono 4-5 mesi di lavoro mirato. Inizialmente non era stata fissata neppure una data precisa, in più avevo già programmato un viaggio con la famiglia negli Stati Uniti a fine luglio». Lotti l’ha sfruttato per allenarsi. «Cercando di non intralciare troppo la vacanza, ho percorso 25-30 chilometri due volte al giorno, poi la gara, che prevedeva pure un dislivello di 1.200 metri, è andata come meglio non potevo immaginare».

Titolo italiano e “tempone”. «Volevo stare sulle 7 ore e 15 minuti e ho chiuso in 7 ore e 8 minuti. Ora andrò ai Mondiali di 100 km che si svolgeranno in India probabilmente a dicembre, rappresentando l’Italia assieme ad altri 5 atleti: è la mia prima convocazione, dovrò anche giurare sulla maglia azzurra e più ci penso più è un’emozione incredibile». Chiuso il 2023 con anche 4 vittorie in maratone Fidal (Messina, Ragusa, Catania e Assisi) l’appuntamento iridato è già in cantiere: «Il 7 gennaio ho già corso, e vinto, la Supermmarathon di Forte dei Marmi, poi il 28 gennaio correrò la maratona di Miami, il 25 febbraio sarò a Osaka e poi farò quella di Londra». E per il 2025 c’è già un nuovo obiettivo: il secondo Guinness World Record dopo quello dei 50 km spingendo il passeggino con sopra suo figlio Raimondo di 7 mesi. «A maggio nascerà il mio secondo figlio e come ho voluto realizzare un record col primo, lo stesso farò con lui» sorride Lotti.

Foto fornite dall'atleta


Enrico Pasini

giovedì 25 gennaio 2024