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I dispositivi antiabbandono

Normativa e bonus statali.

I dispositivi antiabbandono

L’anno scorso è stata finalmente introdotta nel nostro Paese la normativa che impone l’utilizzo dei cosiddetti “seggiolini antiabbandono” per i minori di quattro anni di età. Il decreto ha avuto un lungo iter, dopo la notifica alla Commissione Europea, le numerose osservazioni di tecnici, aziende ed esperti, i miglioramenti richiesti in sede europea pervenuti a luglio, il parere obbligatorio del Consiglio di Stato ecc.

Però tutto questo non è servito alla chiarezza della norma, giudicata troppo frettolosa, che lascerebbe troppo spazio alle interpretazioni e che comunque ha trovato il mercato impreparato. Infatti i negozi si sono trovati in breve nell’impossibilità di soddisfare le richieste di questi dispositivi, tanto che il Ministero è dovuto correre ai ripari rinviando fino allo scorso sei marzo l’applicazione delle sanzioni.

La misura è stata pensata e voluta per prevenire i terribili casi di cronaca avvenuti negli ultimi anni, che hanno purtroppo visto bambini dimenticati in auto, con conseguenze tragiche. Un abbandono certo non voluto dei genitori, spesso a causa della fretta, del forte stress a cui mamme e papà sono sottoposti e di altre cause non certo dipendenti dalla loro volontà..

Il seggiolino quindi, deve segnalare l’abbandono di un bambino tramite l’attivazione di un segnale. Queste sono le caratteristiche funzionali del dispositivo: deve attivarsi automaticamente ogni volta che viene utilizzato, dando un segnale di avvenuta attivazione; quando il dispositivo rileva la necessità di lanciare un allarme, questo deve attirare l’attenzione del conducente tramite appositi segnali sia visivi che sonori, all’interno e all’esterno del veicolo; può essere dotato di un sistema di comunicazione automatico per l’invio di messaggi o chiamate tramite le reti di comunicazione mobile, sia allo smartphone

del conducente che ad altri numeri telefonici inseriti nel dispositivo.

Per agevolare l’acquisto dei dispositivi, nel decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2020 è stato istituito un fondo, da cui lo Stato attingerà per erogare un incentivo di 30 euro per ciascun seggiolino salva-bimbo acquistato. Possono ottenere il bonus sia coloro che lo hanno già acquistato, sia quanti lo devono ancora acquistare. Siccome i fondi sono limitati, i bonus verranno erogati secondo l’ordine di prenotazione fino a esaurimento delle risorse.

Per ottenere il contributo sono necessari alcuni requisiti e vanno effettuate alcune procedure. Innanzitutto il bonus deve essere richiesto da un genitore o da chi ne esercita la responsabilità genitoriale. Il minore non deve aver compiuto i quattro anni di età al momento dell’acquisto. Il richiedente, in possesso dello Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, deve registrarsi sull’apposita piattaforma del Ministero, accedendovi dal sito www.mit.gov.it, e inserire i dati del minore, compreso il suo codice fiscale. A questo punto, nell’area riservata del richiedente, verrà emesso un buono elettronico del valore di 30 euro utilizzabile per l’acquisto del dispositivo associato al codice fiscale del bambino, entro 30 giorni dall’emissione, pena l’annullamento del buono. L’acquisto deve essere effettuato negli esercizi commerciali registrati in un apposito elenco.

Chi avesse già acquistato il dispositivo, può presentare la richiesta di rimborso entro il 19 aprile, utilizzando la stessa piattaforma informatica, allegando copia del giustificativo di spesa.

Per un bambino che deve ancora nascere non è possibile ottenere il buono, perché nella richiesta va indicato il codice fiscale del minore, però è possibile prenotarlo per il bimbo che nascerà entro 15 giorni, inserendo il codice fiscale soltanto in seguito.

Coloro che verranno trovati sprovvisti del dispositivo anti abbandono, incorreranno nelle violazioni previste dall’art. 172 del Codice della Strada con la sanzione amministrativa da 81 a 326 euro, ridotta a 56,70 euro se si paga entro 5 giorni, e la decurtazione di 5 punti sulla patente. In caso di recidiva entro due anni, è prevista la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.

 

L’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) ha preparato un utile vademecum sull’obbligo del seggiolino antiabbandono per il trasporto dei minori di 4 anni, scattato dal 6 marzo. Questo il link al sito:

 

https://www.asaps.it/69262asaps_ha_preparato_un_utile_vademecum_sullobbligo_del_seggiolino_antiabbandono_.html


Redazione Diogene

lunedì 30 marzo 2020