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FESTA DEL 2 GIUGNO

Conversazione con Guido Formigoni

FESTA DEL 2 GIUGNO

Martedì 2 Giugno 2020 ore 10,30, conversazione con Guido Formigoni, ordinario di Storia Contemporanea all’Università IULM di Milano)
Riunione da computer o tablet
1) Se si usa GoToMeeting per la prima volta,  installare l’applicazione cliccando https://global.gotomeeting.com/install/763545757
2) Quindi entrare in Sala cliccando https://global.gotomeeting.com/join/763545757
 

La discussione. Un voto contestuale: l’alternativa secca tra Monarchia e Repubblica nel Referendum istituzionale e la scelta tra liste di partito per l’elezione dell’Assemblea Costituente. Gli aventi diritto di voto e i votanti (e le votanti). Referendum e maggioranza richiesta, astenuti e schede nulle, le ore inquiete del computo dei voti: l’annuncio dei risultati provvisori, l’ordine del giorno del Governo di trasferimento dalla Corona al Presidente del consiglio dei Ministri delle funzioni di capo dello Stato, senza affrettare la proclamazione della Repubblica, l’abbandono dell’Italia da parte di Umberto II. I numeri definitivi del Referendum. Nenni a De Gasperi: “Si può sapere come voti domani?” “Il voto è segreto”, “ma sono pronto a scommettere con te che il mio Trentino darà più voti alla Repubblica della tua “rossa Romagna”. L’esito del voto per l’Assemblea Costituente tra la conferma dei grandi partiti popolari, il deciso ridimensionamento delle vecchie formazioni borghesi prefasciste e il mancato sviluppo di più recenti e promettenti esperienze. Gli antefatti: la tregua del ‘44 tra Monarchia e i partiti del Comitato di Liberazione Nazionale e la promessa, a liberazione avvenuta del territorio nazionale, di una Assemblea Costituente elettiva per scegliere le forme istituzionali e deliberare la nuova Costituzione. Il “vento resistenziale del Nord” ancora occupato dai nazifascisti e i governi del Regno d’Italia formati dai 6 partiti del CLN nel Sud liberato. Il declino delle istanze di “rivoluzione democratica” contrastanti con libere elezioni popolari di Assemblee rappresentative, la successione di De Gasperi a Parri, la rinuncia, attivando il Referendum popolare, a rimettere la scelta tra Monarchia e Repubblica all’Assemblea Costituente, conferendo a quest’ultima il compito precipuo di deliberare la nuova Costituzione. Il senso del 2 giugno: ancoraggio della Resistenza e della Liberazione ai valori della Repubblica e della Costituzione, in una “lunga marcia verso la democrazia” che non finisce mai?

 


Gabriele Zelli

venerdì 22 maggio 2020