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Questa pietra ricordi agli immemori le barbarie della guerra

È stata posizionata nel punto dove i soldati tedeschi uccisero Aleardo Marzocchi

Questa pietra ricordi agli immemori le barbarie della guerra

Sesta tappa dell'itinerario Ladino, Rovere, Terra del Sole, Ladino 

Nell'aprile 1944, sulla sponda del fiume Montone nei pressi della casa colonica "Capanna" soldati tedeschi uccisero un giovane del posto. Le dinamiche del tragico fatto raccontate nell'immediato dopo guerra sono leggermente discordanti, anche se non cambiano la storia della vicenda. Secondo la scheda predisposta dall'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età contemporanea di Forlì-Cesena, Aleardo Marzocchi, nato a Bertinoro (FC) il 24/06/1924, residente a Ladino, mezzadro, esente dagli obblighi di leva perché di costituzione debole, il 23 aprile 1944 stava pescando nel fiume Montone non lontano dalla sua abitazione quando alcuni tedeschi di stanza a Terra del Sole in azione di rastrellamento, giunsero nelle sue vicinanze. Secondo i resoconti dei carabinieri di Predappio e di San Martino in Strada, risalenti al 1944, gli urlarono di alzarsi e di stare fermo. In un primo momento Marzocchi restò seduto, poi, al secondo richiamo, si alzò e se ne andò, forse pensando di doversi spostare. I militari però gli spararono ferendolo a morte. Marzocchi morì poco dopo. Nello Enei assistette all’uccisione e nel 1945 dichiarò ai carabinieri di aver visto il suo vicino di casa Marzocchi (che al momento del fatto non aveva riconosciuto) camminare a passo veloce nel fiume rincorso da alcuni tedeschi che gli spararono. Gli stessi militari fermarono Nello Enei e Livio Marzocchi (padre della vittima) dicendo loro che avevano ucciso un partigiano nel fiume e chiedendo dove si nascondessero altri partigiani.

Nel libro "Castrocaro e Terra del Sole nella piccola e grande storia 1943 - 1945 di Giuseppe Mengozzi, edito nel 2002 da Vespignani Editore, l'episodio è riportato con queste parole: "I tedeschi uccidono a colpi di mitra in riva al fiume nei pressi di Ladino, il giovane colono 
Aleardo Marzocchi, che con altri due si trovava intento alla pesca. La pattuglia omicida sarebbe stata inviata dal comando germanico di Castrocaro alla caccia di nostri militari sbandati lungo il fiume, su indicazioni presunte di una donna. Sciagura ha voluto che all'intimazione di fermo rivolta, mentre due alzavano le mani il ragazzo invece fuggiva forse temendo la richiesta di permesso di pesca che non aveva. Per poco il padre, subito accorso, non subiva la stessa sorte, evitata con alzare le mani a sua volta". 
Come si può notare le differenze esistono ma non cambiano l'esito mortale di cui furono  
responsabili i componenti di un reparto di soldati tedeschi (circa 30) di stanza a Terra del Sole. Le fonti della Guardia Nazionale Repubblicana (1944) e dei  carabinieri (1945) indicano la compagnia 06193.
Piuttosto occorre chiedersi qual era il clima che si viveva in quei giorni? Sono illuminanti a questo proposito due manifesti, fatti affiggere proprio dal Comune termale a firma del Commissario Straordinario Rag. Riccardo Romanzi, trattandosi di direttive perentorie impartite dai tedeschi.
Il primo porta la data del 20 aprile 1944-XXII, tre giorni prima dell'uccisione di Mengozzi, e sotto la dicitura tutta in maiuscola di Avviso si legge questo testo: <

Nel prossimo articolo ricorderò l'attività antifascista e antitedesca che si sviluppò nella zona di Vecchiazzano, Massa e Ladino dopo il settembre 1943. 

 


Gabriele Zelli

venerdì 26 giugno 2020