Intervista ad Anna Dagostino.
Insegnante, Direttrice Artistica di Libertas Danza Forlì.
Anna è Docente Formatore di Disciplina S.Na.Q (danza classica e moderna) e come tanti è in attesa che si possano riprendere le attività:
Dopo l’ultimo dpcm e relativo stop, siete riusciti ad organizzarvi in maniera alternativa?
-Siamo riusciti ad organizzarci con lezioni on line sia per i corsi più avanzati che con i bambini più piccoli.
Quale è stata la reazione dei vostri allievi a questo secondo lockdown?
- Ho ricevuto messaggi di delusione e amarezza da parte degli allievi e dei loro genitori . Dopo mesi di fermo finalmente , con grande difficoltà, eravamo riusciti a ripartire.
Cosa vi chiedono ora e come comunicate con loro?
- I nostri mezzi di comunicazione sono i messaggi. La domanda che mi sento rivolgere continuamente è:“quando possiamo ricominciare le nostre lezioni?”
È possibile allenarsi comunque qualche modo?
- Ci stiamo provando con le lezioni on line. Sicuramente non è la stessa cosa come lavorare in una sala di danza ma pur di non fermarci preferiamo continuare arrangiandoci come possiamo.
Pensate a nuovi servizi da offrire in futuro ?
- Al momento non pensiamo di offrire nessun altro servizio.
Quali provvedimenti suggerireste al governo?
- Innanzitutto direi che la scuola di danza NON è una palestra ma il luogo di divulgazione di una disciplina artistica.
Caro Governo, ma sei davvero sicuro che il problema dell’Italia sia l’arte? Perfino per strada e durante le nostre proteste siamo in grado di mantenere pulizia e distanziamento immagina dentro le nostre scuole di danza , la nostra seconda casa, come siamo in grado di essere precisi e attenti.
Redazione Diogene
giovedì 5 novembre 2020