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Le interviste di Diogene

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Le interviste di Diogene

Continuiamo il nostro ciclo di interviste alle società sportive del nostro territorio alle prese con i cambiamenti causati dal Covid- 19. Parliamo con il Presidente di U.C. SCAT Gino Garoia su ciclismo e pandemia

Dopo gli ultimi dpcm, siete riusciti ad organizzare l’attività in maniera alternativa?

Sì, ci siamo riusciti. Già durante la prima chiusura forzata a causa del Coronavirus, il nostro direttore sportivo Fabrizio Rappini e i nostri ragazzi sono riusciti a trovare insieme una soluzione: ogni giorno gli allenamenti si sono svolti in videochat a partire dalle 15. Con le biciclette poste sui rulli hanno tentato di ripetere il più fedelmente possibile le sessioni di allenamento che si svolgevano su strada. Da allora questo è il nostro modo di operare quando non possiamo allenarci normalmente.

Quale è stata la reazione dei vostri tesserati a questo secondo lockdown? La reazione dei nostri tesserati non è stata eccessivamente negativa. Un po’ di riposo dagli allenamenti tradizionali non manderà di certo in disperazione i nostri corridori. Il nostro è uno sport molto duro, fatto di fatica e sfido – dico io- qualcuno a trovare dei giovani incapaci di godersi un po’ di ozio dopo tanti sforzi.

Quali provvedimenti suggerireste al governo?

Vorrei dire tante cose a coloro che stanno ai piani alti. Mi dovrei mordere la lingua certe volte, ma credo che sia giusto dire le cose come stanno. Prima di cominciare ricordo quello che tutti dovrebbero tenere a mente: se non sei un professionista, se non lavori in un settore specifico -in questo caso quello sanitario ed epidemiologico- non puoi dare consigli a vanvera. Il provvedimento principale che dovrebbe adottare il governo è quello della serietà. Tra politici ed esperti epidemiologi si gioca la partita a ping-pong del contraddirsi a vicenda, creando confusione. Un altro provvedimento, che reputo decisamente importante, è quello di attivare obbligatoriamente l’interesse vivo per la cosa pubblica. Sono convinto che ci siano troppi membri del governo e della pubblica amministrazione nel nostro paese che si disinteressano dei cittadini. Terzo provvedimento, che non è di certo separato dagli altri, è quello della competenza. La classe politica pare totalmente disorganizzata, incompetente e priva di trasparenza. Quello che mi spinge a parlare è la rabbia. Ormai sono in pensione, non ho di che preoccuparmi per me stesso, ma girare per la città con i negozi sfitti, sentire amici che chiudono bottega uno dopo l’altro, mi riempie di sdegno nei confronti delle ingiustizie e delle diseguaglianze.

Ritenete che si poteva svolgere attività sportiva in totale sicurezza nonostante il lockdown soft delle ultime settimane?

Certo che potevamo svolgere la nostra attività sportiva in totale sicurezza, che domande. Il ciclismo è uno sport all’aperto, non ci sono contatti. Continuo a meravigliarmi dell’ipocrisia dietro alla discriminazione fatta nei confronti di certi sport. Al contrario, dove c’è un consistente giro di denaro si può notare che certe attività sportive sembrano sacralizzarsi e diventare persino immuni dal Covid agli occhi dello Stato. Del resto non sono un virologo o un professionista del settore, pertanto mi limito ad eseguire le direttive sanitarie.

Cosa vorrebbe dire ai lettori di Diogene alla sua squadra?

Ai lettori di Diogene, che so essere sparsi nel forlivese e nella Romagna, vorrei ricordare che tutti noi dobbiamo fare uno sforzo e risvegliare in noi senso civico e di comunità. Ora che hanno finito le lacrime, le piccole imprese hanno bisogno più che mai del vostro sostegno. Per l’età, siccome sono nonno, potreste pensare che sia naturalmente contrario alla vendita online dei prodotti, eppure non è così. Il problema che scorgo in queste abitudini telematiche insorge quando, per la fretta e il desiderio di risparmiare, acquistiamo prodotti e servizi dalle multinazionali. Non va bene: dobbiamo usare le risorse informatiche per supportare i piccoli; non dimentichiamoci che i colossi, nonostante i profitti esagerati, pagano pochissime tasse nel nostro paese. Ricordatevi della vostra città, del vostro quartiere e acquistate con consapevolezza nel territorio.


Bruno Pierre Bezerra Marques

lunedì 30 novembre 2020