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Le interviste di Diogene

Il ristorante Peter Pan

Le interviste di Diogene

Il Ristorante Pizzeria Peter Pan è da anni uno dei locali preferiti dai forlivesi e dai romagnoli, scelto non solo per la location  all’interno del Parco Urbano Franco Agosto di Forlì ma anche per la cura con cui preparano piatti di carne e pesce ed anche per le pizze cotte nel forno a legna. Parliamo oggi con Beppe e Tonino, gli storici titolari.

Dopo l’ultimo dpcm e relativo stop, siete riusciti ad organizzare l’attività in maniera alternativa?

Sì, siamo riusciti a riorganizzare l’attività restando aperti con il servizio asporto e consegna a domicilio, tutte le sere ed anche il sabato e la domenica per pranzo. Non si lavora molto, però noi ci siamo dati da fare per fronteggiare questa situazione.

Quale è stata la reazione dei vostri clienti a questo secondo lockdown?

La reazione iniziale dei nostri affezionati clienti con il secondo lockdown è stata di smarrimento. Non erano certi se fossimo aperti o meno. Ci ha rincuorato il loro interessarsi a noi, non erano chiamate da cliente tradizionale, si sono preoccupati per noi, hanno chiesto quali servizi fossero disponibili e ci hanno assicurato che con il “via libera tutti” torneranno a sedersi ai nostri tavoli.

Cosa vi chiedono ora i clienti e come comunicate con loro?

Per comunicare con i nostri clienti non ci rimane che sfruttare i social, quindi Facebook e Instagram, e la pubblicità sui giornali. Li teniamo informati circa i servizi, gli orari e varie proposte.

Pensate a nuovi servizi da offrire in futuro?

Oltre ad aver ripreso l’asporto e la consegna a domicilio, per aumentare la visibilità del locale e il numero di ordini, ci siamo affidati a due piattaforme: Foodracers e a Glovo.

 

 

Quali provvedimenti suggerireste al governo?

Noi ci adeguiamo alle decisioni del governo, ma siamo perplessi su come vengano trattate tutte le attività – mediante le restrizioni – come se tutte quante avessero gli stessi spazi, la stessa serietà nell’applicazione dei protocolli e la stessa clientela. Ci sono troppe variabili da prendere in considerazioni e ci pare esagerato limitare con effetti tanto grave tutti allo stesso modo. In sostanza: “Di un filo d’erba non facciamo un fascio”. Chiediamo di aprire con orari meno restrittivi perché con l’asporto e il domicilio non andiamo di certo avanti con l’attività.


Redazione Diogene

martedì 1 dicembre 2020