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Erba di grano

Idee e suggerimenti sull'autoproduzione di prodotti naturali

Erba di grano

La crisi economica, che da anni ci fa disperare tutti, in certi casi può avere anche dei risvolti positivi. Uno di questi è la riscoperta e il piacere di produrre in casa molte delle cose che siamo abituati a comprare già pronte.

Autoprodurre non significa solo risparmiare ma tornare a saper fare le cose, riscoprire metodi antichi e genuini, sprecare di meno e dare più importanza al prodotto che, con pazienza e attenzione, creiamo con le nostre mani.

Si può autoprodurre di tutto: sapone, detersivo, cosmetici, oli essenziali, pane, latte vegetale, marmellate con frutti antichi, abbigliamento, giocattoli, oggetti di arredamento oltre a poter coltivare direttamente frutta e verdura nel proprio giardino o sul balcone o anche direttamente in casa.

In questa mia rubrica vi darò suggerimenti su come realizzare molte cose direttamente a casa vostra. Inizio parlandovi dell'erba di grano, che è anche il titolo che ho deciso di dare alla rubrica, essendo una passione che coltivo, nel vero senso della parola, da 3 anni sul mio balcone.

Prima di spiegare come estrarre il succo dall'erba di grano voglio però accennare alle tante proprietà di cui è ricca questa erbetta che nasce dai chicchi di grano e che altro non è se non la spiga di grano giovane, molto prima che metta i chicchi, quando è appunto ancora erba.

Da raccogliere ad una altezza di circa 15 cm., massimo 20. L'erba di grano veniva utilizzata dagli esseni nel periodo romano e fu riscoperta 50 anni fa in America dalla dottoressa Anne Wigmore che dedicò molti studi a questa pianta.

Il succo di erba di grano è infatti utilizzato in America anche oggi, lo si può trovare in locali pubblici e molte persone si autoproducono il grano per estrarne il succo. L'erba di grano contiene: Vitamina A, beta-carotene, B1, B2, B6, B12, C, E, K. Minerali come Calcio, Fosforo, Ferro, Potassio, Magnesio, Zinco. Acido folico e pantotenico.

Bioflavonoidi. Antiossidanti come il SOD. Amminoacidi essenziali. Enzimi attivi e soprattutto il 70% di clorofilla.

La clorofilla ha proprietà disintossicanti, alcalinizzanti, antibatteriche e immunostimolanti. Aiuta a depurare il fegato e regola la digestione ed ha capacità dimagranti.

L'erba di grano è uno dei vegetali più completi nella sua offerta nutrizionale, superiore alle verdure a foglia verde.  È consigliabile assumere solo il succo perchè la fibra dura dell'erba potrebbe dare problemi digestivi se ingerita.  È sconsigliato a chi ha allergie al frumento mentre può essere assunto da celiaci.

 

E adesso vediamo come coltivare il grano. Si possono utilizzare chicchi di grano, di farro, orzo o avena, rigorosamente Bio e non decorticati.

Per prima cosa lavo bene il grano poi lo metto in ammollo per 12 ore, in un recipiente qualsiasi, coperto con un tovagliolo. Passate le 12 ore lo sciacquo e lo metto in un colino a rete fitta, quello per il brodo per intenderci. Il colino lo posiziono su un tegame o un qualsiasi recipiente in modo che scoli non deve però toccare la base del recipiente.

Gli posiziono sopra il tovagliolo inumidito e trovo una sistemazione al buio.

Dopo 12 ore sciacquo di nuovo e poi ancora dopo altre 12 ore. A questo punto, il chicco dovrebbe aver messo un accenno di germoglio, è il segno che è arrivato il momento di piantare il grano.

Come recipiente posso recuperare le vaschette di plastica della verdura/frutta, l'importante è che siano alte almeno 5 cm. e che abbiano i buchi alla base, se non li hanno si possono fare con un paio di forbici.

Riempio la vaschetta di terriccio bio e ci stendo sopra il grano molto fitto, praticamente non si deve vedere la terra fra un chicco e l'altro.

Aggiungo quindi una spolverata di terriccio sopra ai chicchi, in modo da coprirli, non si devono più vedere ma non abbondare con la terra, annaffiare e mettere un sottovaso o un'altra vaschetta più grande A questo punto posso posizionare la vaschetta in casa purché sia in un punto luminoso e arieggiato e non al di sotto dei 18°. Io generalmente preferisco il balcone, quindi la mia coltivazione va dalla primavera all'autunno, cioè quando il clima permette la germogliazione. Annaffiare tutti i giorni moderatamente o in base al clima. Dopo 7/ 8 giorni il grano avrà raggiunto un'altezza di circa 15 cm. È quindi pronto da raccogliere.

Adesso posso farmi il succo.

Mi serve un estrattore specifico per erba di grano, purtroppo lo si può solo comprare, e non costa neanche poco!

Si trova su internet o da Macrolibrarsi a Diegaro, è manuale. Io uso lo Z-Star Tribest juicer.  

È ottimo, ce l'ho da 3 anni e resiste ancora, ho cambiato solo il filtro pochi mesi fa perché in realtà ne abuso, lo uso anche per fare i succhi dalle carote, che sono un po' troppo durette per lui, le mele invece vanno benissimo.

Quindi taglio una manciata di grano con le forbici, escludendo la parte più bianca alla base. Lavo l'erba, la metto nell'estrattore e giro la manovella.

Il sapore è piuttosto erboso e forte. Fate conto di sentire l'odore dell'erba di campo appena tagliata. Per alleggerire un po' il sapore consiglio di aggiungere anche il succo di una mela, ottenuto sempre dallo stesso estrattore. Il succo avrà un bellissimo colore verde scuro e un sapore dolce e forte allo stesso tempo. Da aprile a settembre me lo faccio tutti i giorni.

Mi dà una grandissima carica. La dose giornaliera consigliata è di 50 g. di erba di grano più il succo di mela o altro frutto.

Bevetelo al mattino a digiuno facendo passare almeno mezzora prima di fare colazione.

I primi giorni state anche sui 20 gr. di erba di grano e poi aumentate gradualmente.

L'assunzione del succo libera il corpo dalle tossine e questo nella prima settimana potrebbe farvi sentire stanchi o strani.

Poi invece vi darà molta energia.

 

Lidia Bendandi

Per qualsiasi informazione potete scrivermi a questo indirizzo: lidiabendandi@yahoo.it


Redazione Diogene

sabato 21 marzo 2015