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Sicurezza alla guida

Prosegue la conversazione con il dottor Biserni, presidente di ASAPS, iniziata nello scorso numero di Diogene.

Sicurezza alla guida

Sono ormai disponibili i dati relativi alla sicurezza stradale nella prima metà di quest’anno, con particolare riferimento alle vittime della pirateria. Ce ne vuole parlare?

Rispetto all’anno scorso i dati sugli incidenti hanno subito una brusca inversione della recente tendenza positiva. Nei primi sette mesi si sono registrate ben 972 vittime, contro le 952 dello scorso anno. Tra l’altro nel periodo estivo si è avuta un’impennata della mortalità notturna attorno al 200%.

 

 

Ne avete analizzato i motivi?

Servirà un’analisi approfondita, ma di getto mi sento di dire che la buona stagione ha incentivato la mobilità in genere e quella turistica in particolare. Le altre cause possibili sono senz’altro da ricercare nell’uso del cellulare alla guida anche per comporre messaggi e l’abuso di sostanze alcoliche.

 

Per quanto riguarda la pirateria stradale?

Quella del 2015 la possiamo definire un’estate calda su questo fronte. Nel solo mese di agosto, il più terribile dell’anno nel nostro Paese, si sono registrati 113 episodi gravi, con 23 morti e 110 feriti. Sono numeri da brivido. Nel solo mese di agosto si è contato quasi il 25% delle vittime mortali delle piraterie di tutti i primi 8 mesi di quest’anno.

Nei tre mesi di giugno, luglio e agosto, l’Osservatorio Il Centauro - ASAPS ha registrato 281 piraterie gravi, con 42 morti e 305 feriti.

 

Ma i pirati stradali riescono a farla franca?

Nella maggioranza dei casi no. Circa il 60 % dei pirati viene identificato, un dato che sale a quasi il 74% nelle piraterie mortali. In pratica quasi tre pirati della strada su quattro vengono denunciati o arrestati. Si tratta di un ottimo risultato per le forze di Polizia. Purtroppo le successive condanne sono veramente risibili, da tre mesi a tre anni. Questo reato, per l’impatto che ha sull’opinione pubblica, dovrebbe essere tra quelli previsti nella sfera dell’Omicidio Stradale, per la cui istituzione l’ASAPS, insieme alle associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni, si batte da anni.

Alla luce dell’approvazione al Senato, il 10 giugno scorso, del testo della legge sull’omicidio stradale il traguardo appare sempre più a portata di mano, e soprattutto non si torna indietro! È solo una questione di tempo e riusciremo a vincere questa piccola e grande battaglia di civiltà.

Anche per quanto riguarda il pericoloso uso del cellulare alla guida, nelle sue varie funzioni (telefonia, messaggistica sfrenata e addirittura selfie) è ora di arrivare a una svolta decisa: bisogna inserire nelle modifiche al Codice della Strada l’ipotesi della sospensione immediata della patente e il sequestro e fermo del cellulare per un mese per chi lo usa alla guida.


Redazione Diogene

sabato 24 ottobre 2015