Zerbino intarsiato
Il segreto per un ingresso ricco di personalità
Il settore dell’arredamento è un ampio bacino di oggetti da cui attingere le idee per fare del proprio ufficio o abitazione un ambiente vivibile e confortevole, anche dal punto di vista estetico. In questo ambito si inserisce l’affascinante realtà dei tappeti, rettangoli delle più svariate tipologie, che consentono di mantenere gli spazi puliti e in ordine, senza dimenticare il loro tocco di stile inconfondibile. Ma cosa può rendere l’ingresso di un palazzo accattivante e simpatico? Il tappetino asciugapasso è un perfetto alleato di ogni condominio, per essere un vero e proprio biglietto da visita.
Sempre più clienti commissionano ai professionisti del tappeto creazioni ad alto tasso di personalizzazione e creatività, come gli zerbini intarsiati. Si tratta di tappeti dal grande potere pulente che donano all’ingresso di un palazzo un’identità inconfondibile. Andremo a scoprire di più su questi accessori, nonché le loro tipologie più diffuse sul mercato.
Lo zerbino intarsiato: caratteristiche
Come si accennava in apertura, il tappeto è una oggetto che dona agli ambienti un fascino particolare, senza trascurare la loro importanza di catturare la polvere e quindi di mantenere pulito il pavimento. Gli zerbini asciugapasso assolvono a queste funzioni e vengono collocati all’ingresso di abitazioni o uffici pubblici. Alcuni sono dei veri e propri gioiellini di creatività, per avere colori brillanti, delle fantasie originali o delle frasi ad effetto. Stiamo parlando nello specifico dello zerbino intarsiato. Proprio come suggerisce il nome, questa particolare tipologia di tappeti viene ottenuta mediante la tecnica dell’intarsio, che prevede la realizzazione di particolari disegni con il filo che compone la trama del tessuto. In questo modo il logo o il disegno impressi risultano particolarmente vividi nei colori e non si scoloriscono nel tempo. Gli specialisti quindi ricevono dal committente tutte le indicazioni necessarie al caso, per realizzare un prodotto personalizzato in grado di unire funzionalità ed estetica. Si pensi che le ditte specializzate del settore attingono da una quantità innumerevole di sfumature, per realizzare lavori di grande bellezza.
Tipologie presenti sul mercato
Posto che lo zerbino può essere realizzato secondo diverse forme, a seconda della fantasia del committente, esso può variare la sua funzione a seconda del materiale impiegato, come il cocco naturale, il cocco sintetico, il ricciolo di vinile e il chicco di riso. Il cocco naturale è una fibra ottenuta dall’omonimo frutto esotico, ideale per i tappeti realizzati nella palette dei colori neutri, come beige e le nuance del marrone. La loro delicatezza li rende adatti ad accogliere il transito in ambienti con poca frequenza, come abitazioni private, ma anche edifici che si distinguono per un sofisticato aspetto storico.
Il cocco sintetico, come suggerisce il nome, è ottenuto da fibre artificiali che simulano l’aspetto dell’omologo naturale. A differenza della tipologia precedente, i manufatti realizzati in questa fibra sono resistenti alle temperature estreme, si prestano a essere collocati negli ingressi a elevato traffico di persone, come banche, scuole, università e supermercati. Le possibilità non finiscono, se si pensa agli zerbini intarsiati in ricciolo di vinile: si tratta di un materiale filamentoso ottenuto dal PVC, di grande effetto ed eleganza. Per le sue caratteristiche si presta ad essere collocato negli ingressi con un livello di transito medio-basso, come alberghi di categoria, boutique, musei e imbarcazioni private. Infine gli zerbini in chicco di riso, a dispetto del nome, non sono ottenuti dall’omonimo cereale, ma da polipropilene lavorato a piccoli batuffoli. Il loro aspetto ricorda molto la trama ‘punto riso’ di alcuni maglioni; conferiscono all’ingresso eleganza e stile, ma sono anche molto resistenti al prolungato calpestio.
Redazione Diogene
mercoledì 20 dicembre 2023