Revisioni periodiche
Ecco cosa viene controllato quando facciamo la revisione alla nostra moto
In Italia la revisione periodica per i veicoli a motore circolanti su strada è obbligatoria per legge nella misura 4+2 e cioè la prima va effettuata dopo quattro anni dall'immatricolazione e successivamente ogni due.
Ma in che cosa consiste esattamente la revisione della moto? Molti di noi non sanno effettivamente cosa viene controllato sulle nostre motociclette. Si affidano agli ingegneri della Motorizzazione civile di competenza oppure ai centri revisione con l'unico scopo finale di vedersi “promossa” la propria creatura.
A questo proposito è possibile scegliere liberamente il centro dove portare la propria moto. Quello che conta è che il meccanico sia qualificato per svolgere l’incarico. Fra le varie officine presenti in Romagna dove poter effettuare i controlli alla vostra moto, vi segnaliamo l’Officina Meccanica Energy di Forlì, o Autofficina Marchi Claudio a Rimini oppure a Cesena Magnani Service.
A questo punto si può iniziare procedendo con le prove tenendo presente che l'ordine di successione non ha importanza.
La prova di frenata si effettua con il banco prova freni che può essere di due tipi: a piastre oppure a rulli e da un estesimetro che ha il compito di registrare la forza che viene applicata alla leva del freno e al pedale.
La prova fonometrica si effettua con un fonometro e cioè quello strumento che ci permette di rilevare e misurare l'intensità sonora espressa in decibel (DB). Una volta posizionato lo strumento ad una certa distanza dallo scarico e a una certa inclinazione rispetto al suolo si avvia il motore del veicolo portandolo al numero di giri espresso sul carta di circolazione. Viene così rilevata la misurazione dei Decibel e salvata nell'archivio.
L'analisi dei gas di scarico consiste nella misurazione, tramite un'apparecchiatura piuttosto complessa e sofisticata del valore di tutti quei gas nocivi che vengono sprigionati dalla combustione dei motori endotermici.
La prova del centrafari consiste nel verificare l'esatta altezza dei fari anabbaglianti e abbaglianti mediante appunto uno strumento chiamato centrafari.
Infine, con le prove visive si deve verificare innanzitutto che non ci siano state manomissioni del motoveicolo e le caratteristiche originali non siano state alterate. Andando oltre, con le prove visive si deve controllare che l'impianto elettrico funzioni perfettamente, che le frecce e i fanali non presentino rotture o oscuramenti, che non siano presenti punti di ruggine su telaio e affini, che le carene siano integre, che l’impianto frenante (tubi, dischi e pastiglie) siano in buono stato, che non ci siano giochi sul manubrio, che non ci siano trafilaggi di lubrificante dal motore o dalle sospensioni.
Se l'esito delle prove in sede di revisione è positivo verrà stampata un'etichetta meccanografica con la scritta “revisione regolare”. Se l'esito è negativo la scritta sarà “esito ripetere” e se invece il veicolo risultasse non idoneo alla circolazione l'etichetta porterà la dicitura “esito sospeso” per esempio se i gas di scarico fossero troppo elevati.
giovedì 5 aprile 2018