Comunicato del Comitato Unitario Vittime del Fango, a seguito del consiglio comunale del 28 gennaio
Spiace rilevare come ancora una volta nel Consiglio Comunale di Forlì di ieri si sia persa l'occasione per creare una nuova collaborazione volta alla tutela dei cittadini forlivesi, alluvionati e non.
Purtroppo, gli eventi alluvionali che hanno colpito il nostro territorio si sono rivelati assai gravi ed hanno dimostrato non solo la fragilità del territorio in cui viviamo ma anche che questa fragilità è maggiore di quanto ci si potesse aspettare. Nella medesima giornata abbiamo potuto constatare il diverso clima che si è respirato in Regione, nella sede dell'Assemblea Legislativa, dove tutti i soggetti intervenuti hanno sottolineato l’importanza della collaborazione da parte di istituzioni ed enti competenti, in vista di un risultato che sia sempre e soltanto comune per tutti i cittadini. Sappiamo bene, infatti, che gli effetti negativi che hanno colpito le zone alluvionate si ripercuoteranno anche su quella parte di cittadini ed imprese non colpite da allagamenti e che per la tutela del nostro territorio, interesse primario ed imprescindibile per una serena vita di comunità, solo un'azione unitaria può portare la nostra Regione a livelli accettabili di sicurezza. Persiste invece la sensazione che l'Amministrazione locale non voglia accogliere questo approccio operativo, né approfondire le prospettive future, vista la mancanza di ogni confronto coi cittadini forlivesi che da 20 mesi hanno chiesto invano un tavolo condiviso. 20 mesi in cui invece (qualche Consigliere forlivese lo dimentica) la Regione ha più volte accolto e ascoltato i vari Comitati Alluvionati, creando anche una interlocuzione a distanza e sui territori. Esortiamo quindi a tenere in considerazione che i cittadini hanno la necessità, oltre che il diritto, di essere informati in modo specifico sulla situazione del territorio e sulla ricostruzione dello stesso. E ciò mentre risulta che nel Bilancio comunale, rispetto al 2023, per Sviluppo sostenibile e Tutela di territorio e ambiente i fondi impegnati sono diminuiti nettamente tanto nel 2024 (-17%) quanto nel 2025 (-22%). Continuare con le solite schermaglie e arroccamenti su posizioni ormai superate ci pare assolutamente inutile: la ricostruzione sarà prevedibilmente complessa e solamente l’unione di tutte le forze politiche ed istituzionali potrà portare ad un risultato ottimale. Il CUVF auspica quindi che, come promesso in Regione dal Presidente De Pascale, si assista ad un cambio di passo anche a livello locale con un richiamo alla responsabilità politica, cambio di passo oramai non più rimandabile. Occorre che le Istituzioni si avvicinino ai cittadini, ascoltando le loro importanti esigenze e che provvedano a fornire continue e puntuali informazioni in merito ai lavori di rimessa in sicurezza. Solamente la fiducia nelle istituzioni e la certezza che si stia facendo quanto necessario per la sicurezza del territorio consentirà quella crescita sociale ed economica della quale abbiamo grande necessità per immaginare il nostro futuro.
LA PRESIDENTE E IL CONSIGLIO DIRETTIVO
Redazione Diogene
giovedì 30 gennaio 2025