Nasce Confcooperative Romagna-Estense: un’unione da 9 miliardi per la nuova economia cooperativa del territorio
Dalla fusione tra Confcooperative Romagna e Confcooperative Ferrara nasce una nuova realtà interprovinciale che rappresenta 610 cooperative e 43mila l
Lunedì 10 novembre 2025, nell’ex Chiesa di San Giacomo di Forlì, è nata ufficialmente Confcooperative Romagna-Estense, la nuova associazione che riunisce le cooperative di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Un passo storico per il mondo cooperativo dell’Emilia-Romagna, che consolida energie e competenze in una realtà capace di muovere oltre 9 miliardi di euro di valore produttivo.
La nascita di Confcooperative Romagna-Estense segna l’inizio di una nuova fase per la cooperazione regionale. L’unione tra Confcooperative Romagna e Confcooperative Ferrara è stata sancita a Forlì, davanti a oltre 500 delegati che hanno approvato la fusione e acclamato Roberto Savini come primo presidente della nuova organizzazione.
Savini, faentino, già presidente del Gruppo Cofra e della federazione nazionale Confcooperative Consumo e Utenza, ha sottolineato il valore “non solo organizzativo, ma culturale e umano” di questa integrazione:
«È un atto di maturità collettiva – ha detto –. Non cambiamo per necessità, ma per generare qualcosa di nuovo e lasciare tracce nel futuro».
La nuova Confcooperative coprirà un territorio di 7.817 km², con 94 comuni e 1,5 milioni di abitanti, rappresentando 610 cooperative, 182mila soci e oltre 43mila addetti. Le sedi operative saranno sette, distribuite tra Ravenna, Faenza, Forlì, Cesena, Rimini, Ferrara e Goro.
Durante l’assemblea, dal titolo “Generatori di Economia Sociale – Insieme con radici forti per un futuro sostenibile”, si è discusso del ruolo della cooperazione nell’ambito del Piano Nazionale per l’Economia Sociale. Savini ha invitato a superare l’idea dell’economia sociale come “strumento riparativo”, ricordando che la cooperazione “mette al centro le persone e la sostenibilità fin dalle scelte economiche”.
Alla giornata hanno partecipato figure di spicco come il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, l’economista Leonardo Becchetti, il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini e numerosi rappresentanti del mondo cooperativo e accademico.
Con questa fusione, la Romagna e Ferrara si presentano unite sotto un’unica sigla, forti di una tradizione che guarda avanti. Come ha concluso Savini:
«Questa unione nasce da radici solide e guarda al futuro con fiducia, perché la cooperazione continua a essere la forma più umana ed efficace di fare impresa».
Emanuele Bandini
martedì 11 novembre 2025