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LO SPETTACOLO DEL MOTOGP

Per gli appassionati, il 2019 sarà una stagione stupenda

LO SPETTACOLO DEL MOTOGP

Giusto un anno fa, parlando di MotoGP, pensavamo di avere davanti una stagione appassionante, con le tre case motociclistiche di punta, Honda, Ducati e Yamaha, che se le sarebbero date di santa ragione e i grandi campioni alla guida di questi bolidi, Marquez, Dovizioso e Rossi, ci avrebbero sicuramente fatto divertire.

E’ passato un anno e già alla prima gara di Motomondiale in Qatar, le premesse sono identiche, con le moto in ulteriore crescita e i piloti in gran forma, anche se in casa Honda un po’ acciaccati. Ci ha salutato il bravo Daniel Pedrosa, che purtroppo non ha mai vinto il titolo mondiale, sostituito sulla moto giapponese dal tre volte campione iridato Jorge Lorenzo.

In casa Yamaha, Maverick Viñales è andato molto bene nei test, un po’ meno in gara a Losail. Ma la sorpresa, che in realtà non stupisce nessuno, è il vecchio leone, Valentino Rossi, che a quarant’anni è alla ricerca di un ulteriore titolo iridato, il decimo in MotoGP. La dimostrazione delle sue capacità ce l’ha data anche nella prima gara di stagione, partendo quattordicesimo si è piazzato quinto, con una moto dalla quale ci si aspettava di più. Una moto che presenta gli stessi problemi meccanici ed elettronici dell’anno scorso, mentre tutte le altre hanno migliorato, anche la Suzuki, probabilmente quella che è cresciuta di più e si è dimostrata molto competitiva piazzandosi al quarto posto con Alex Rins.

Tornando in casa Honda, Marc Marquez ha dato come sempre il massimo in un circuito che non è congeniale a questa moto, che quest’anno è ancora più veloce ma forse più difficile da guidare. Ne sa qualcosa Jorge Lorenzo che, al debutto con la Honda si è fratturato una costola nelle prove, terminando poi la gara al tredicesimo posto.

Grande prova per il britannico Cal Crutchlow, anche lui su Honda, piazzatosi terzo dimostrando di essersi ripreso dal grave infortunio dell’anno scorso, quando durante le prove del GP d’Australia si procurò una brutta frattura alla caviglia destra.

Splendida la vittoria del campione di casa nostra, Andrea Dovizioso dopo un’emozionante duello con Marquez, lo ha battuto con un vantaggio di 23 millesimi di secondo.

Purtroppo è una vittoria “congelata” in attesa della decisione della FMI su un reclamo di Aprilia, Honda, KTM e Suzuki contro la casa di Borgo Panigale. Hanno contestato un'appendice aerodinamica utilizzata sulla Ducati e ritenuta "illegale". Il 22 marzo ci sarà l’udienza presso la commissione di appello a Ginevra.

Che la rossa di Borgo Panigale sia una moto competitiva lo dimostra anche il sesto posto di Danilo Petrucci, che dopo gli ottimi piazzamenti negli anni scorsi con la Ducati del team Pramac, si è conquistato un posto a fianco di Dovizioso nel team ufficiale. Lo aspetta un compito non facile, quello di rimpiazzare Lorenzo sulla Desmosedici, e una grande occasione per la sua carriera confermando la fiducia che Ducati ha riposto in lui.

Avevamo accennato a Suzuki: quest’anno con la nuova GSX-RR si pone l’obiettivo di raggiungere il terzetto Honda, Ducati e Yamaha nella lotta per i primi posti. Si tratta di un’evoluzione della moto dell’anno scorso, che aveva dato buoni risultati totalizzando nove podi. E’ stato confermato Alex Rins, al suo terzo anno in Suzuki, al suo fianco il debuttante Joan Mir, alla prima volta in MotoGP. L’inizio è stato promettente, piazzandosi davanti a Yamaha. Vedremo il seguito.

Aprilia ha schierato a Losail a fianco dei due piloti ufficiali Aleix Espargaró e Andrea Iannone, Bradley Smith, ex pilota di MotoGP e collaudatore della casa di Noale. La moto è migliorata molto rispetto alla versione dello scorso anno e l’ambizioso obiettivo di salire ai primi posti potrebbe essere più vicino.

E’ cresciuto anche l’impegno di KTM nella classe regina delle due ruote: la nuova RC16 guidata per il terzo anno consecutivo da Pol Espargaro e dal nuovo acquisto, il francese Johann Zarco conferma la volontà della casa austriaca di diventare sempre più competitiva anche nel settore della velocità, dopo i successi nei campi del motocross, dell’enduro ecc. A ulteriore riprova del desiderio di crescita, c’è la novità dell’arrivo di Daniel Pedrosa come collaudatore.

E allora, viste tutte le premesse e il buon inizio in Qatar, ci possiamo aspettare una stagione divertente e sicuramente ricca di colpi di scena.

Foto Fabio Casadei


Redazione Diogene

giovedì 21 marzo 2019