Il 4 febbraio è festa a Forlì
Il ricordo del miracolo della Madonna del Fuoco
Migliaia di lumini rossi brilleranno a Forlì nella notte che precede la festa della Madonna del Fuoco, patrona della città.
Una festa molto sentita e celebrata da secoli, che ha fatto nascere alcune tradizioni come quella dei lumini alle finestre e quella della piadina della Madonna, di forma ovale, dolce, con anice, frutta secca e crema, che si può trovare nelle bancarelle, numerosissime, della grande fiera popolare che si svolge in centro città.
Gli alunni forlivesi, a ricordo della scuola che bruciò in quel lontano 4 febbraio 1428, e dell’Immagine che prodigiosamente si salvò, appendono un disegno votivo alla ringhiera che circonda la colonna della Madonna del Fuoco in piazza del Duomo.
Ma questa devozione non è rimasta entro i confini della nostra città: nel ‘700 un sacerdote porta un’immagine ad Ancona, dove diviene la protettrice dei fornai.
Umberto Nobile, comandante del dirigibile Italia, depone una medaglia raffigurante la Madonna del Fuoco sui ghiacci del Polo Nord.
Nel 1600 Francesco Maria Merlini, forlivese, è vescovo di Cervia e qui porta la devozione alla Madonna del Fuoco. In breve essa diventa la protettrice dei salinari che, con una loro rappresentanza, il 4 febbraio di ogni anno, si recano a Forlì portando in dono il loro sale.
Redazione Diogene
venerdì 24 gennaio 2014