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Tre domande a Paola Casara

Tre domande a Paola Casara

Con il ritorno a scuola il prossimo 15 settembre, studenti e insegnanti diranno addio a tutte le regole volte a contrastare la diffusione del Covid messe in campo in questi ultimi anni. Inoltre con i prezzi dell’energia che continuano a salire, anche la scuola sarà soggetta a misure di risparmio. Ne abbiamo parlato con Paola Casara assessore alla scuola e ai servizi educativi del Comune di Forlì

Quali sono le principali novità riguardanti le misure anticovid?

Le mascherine non saranno più richieste e gli studenti che manifesteranno sintomi influenzali potranno frequentare in presenza indossando quelle chirurgiche FFP2 fino alla guarigione avendo cura dell'igiene delle mani e dell'osservanza dell'etichetta respiratoria. Solo per il personale e per gli alunni "a rischio" è comunque raccomandata. Non ci sarà più la didattica a distanza, nemmeno per gli alunni che risulteranno positivi al Covid-19. Inoltre non sono più previsti né il distanziamento dei banchi, né i percorsi alternativi, né i limiti per l’attività sportiva, né gli ingressi scaglionati. Per quanto riguarda il ricambio dell'aria le linee guida del Ministero dell’Istruzione suggeriscono che sia frequente, per questo la raccomandazione è di tenere le finestre aperte o aprirle spesso. 

Cosa fare se ci sono casi positivi?

Si deve fare una distinzione tra casi sospetti e confermati; oltre a specificare anche i casi dei soggetti che sono entrati in contatto con persone contagiate. Per quanto riguarda la gestione dei casi sospetti: il personale scolastico, i bambini o gli studenti che presentano sintomi indicativi di infezione da Covid-19 vengono ospitati nella stanza dedicata o area di isolamento, che è stata predisposta appositamente e nel caso siano bambini o alunni minorenni, devono essere quanto prima avvisati i genitori. Per quanto riguarda invece la gestione dei casi confermati: al momento le persone risultate positive al test diagnostico per SARS-CoV-2 vengono sottoposte alla misura dell'isolamento. Per poter rientrare in classe è necessario avere un test con esito negativo, molecolare o antigenico, effettuato al termine dell'isolamento. Infine, per i soggetti che sono stati in contatto con casi positivi non sono previste misure speciali per il contesto scolastico.

Per quanto riguarda il contenimento dei costi energetici quali sono le disposizioni?

Per affrontare il prossimo inverno, in Italia è attualmente in vigore il cosiddetto “decreto Bollette” (ddl n. 2588, di conversione con modificazioni, del dl 17/2022 N.d.R.) che contiene misure per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale. Il decreto ministeriale stabilisce che fino al 31 marzo 2023 gli edifici pubblici e quindi anche le scuole dovranno mantenere una temperatura ponderata. I condizionatori non potranno portare gli edifici a misurare una temperatura minore di 27 gradi centigradi, con un margine di tolleranza di 2 gradi, per cui il minimo fissato è di 25 gradi. In inverno, invece, la temperatura non potrà salire oltre i 19 gradi, ma anche in questo caso sono previsti 2 gradi di tolleranza. Avremo un’attenzione particolare nei confronti dei nidi e delle scuole materne dove terremo qualche grado in più, ma per il resto dobbiamo attenerci alle norme governative.

 


Emanuele Bandini

giovedì 8 settembre 2022

ARGOMENTI:     paola casara scuola tre domande