Tre domande a Edoardo di Tondo
Edoardo Di Tondo in arte “Libero” è un ragazzo forlivese di 17 anni. Ha un sogno nel cassetto. Quello di diventare un cantante famoso. Nella sua vita punta ad arrivare sempre più in alto e per questo a volte rimane deluso. Per tutto ciò che ha vissuto vorrebbe dare completamente una svolta alla sua vita, ed è sicuro che la musica glielo permetterà.
Che ruolo ha la musica nella tua vita?
La musica per me è fonte d’ispirazione per come prendere le giornate. Alcune mattine faccio fatica ad alzarmi dal letto, perché penso che là fuori sia tutto molto difficile. Dunque la musica per me è un rifugio. Lo è stato sin da quando ero bambino. Non ho mai amato andare a scuola o fare sport con i coetanei, perché mi sono sempre sentito diverso da loro. Ho iniziato a cantare quando avevo circa 4 anni, in auto con mia madre, a tutto volume. Quelli erano momenti liberatori. Spesso mi emozionavo e piangevo, perché sapevo che oltre la musica non avevo niente altro tra le mani. È ciò che mi da la forza di andare avanti. Quando c’è qualcosa che non va mi siedo al pianoforte, scrivo una canzone e da lì tutto passa. Sono consapevole che le mie canzoni non portino gioia e felicità, ed è proprio per questo che punto ad arrivare ad ascoltatori che, come me, abbiano qualcosa dentro che non riescono a tirare fuori.
Hai partecipato alle selezioni di Sanremo Giovani che esperienza è stata?
È stata un' esperienza che sicuramente ritenterò. Ho cantato davanti a una giuria che mi ha dato molti consigli. Non sono riuscito ad essere selezionato ma ho ricevuto tanti complimenti e so di avergli lasciato qualcosa. Il mio obbiettivo è proprio questo, emozionare chi ho davanti sia per ciò che scrivo, sia per la rabbia che metto nella voce. Spero che chi ascolta i miei brani si possa immedesimare nei miei testi, per avere la possibilità di capirli a fondo. Ho deciso di partecipare anche alle prossime selezioni di Sanremo Giovani perché sono sicuro di potercela fare.
E’ da poco uscito il tuo ultimo singolo dal titolo: “Quegli occhi”. Di cosa parla?
Il mio nuovo singolo è uscito il 17 febbraio, distribuito dalla mia casa discografica Needa Records. É il primo brano che faccio con loro e sono molto felice di come sta procedendo questa collaborazione. “Quegli occhi” parla delle mie esperienze, delle giornate che vivo. Di un amore andato male e di ciò che ho passato. Della sensazione di non sentirsi abbastanza all’altezza per questo mondo che sta perdendo i veri valori reali, della paura di non riuscire a liberarsi dai disagi e delle difficoltà con cui ho convissuto sin da bambino. È la prima volta che parlo in modo chiaro e sincero del mio difficile passato. E’ stato molto complicato perché ho sempre avuto paura di rivelare la mia intimità, ma ho tirato fuori tutto il coraggio e l’ho fatto. Ed ora sono felice che in molti mi abbiano scritto “il testo è bellissimo”. Ho impiegato tanto tempo a scriverlo, volevo fosse qualcosa di importante. Il videoclip ufficiale del brano, diretto da Daniele Barrhout noto videomaker di Milano è disponibile su YouTube. Grazie all’interessamento e alla disponibilità dell’Amministrazione comunale forlivese, è stato possibile effettuare le riprese nella storica e suggestiva Sala “Pompeo Randi” della residenza comunale.
Emanuele Bandini
giovedì 23 marzo 2023