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Tre domande a Alberto Zattini

Tre domande a Alberto Zattini

La Confcommercio è un'organizzazione italiana di rappresentanza delle imprese impegnate nel commercio, nel turismo e nei servizi, che associa oltre 700.000 imprese. Alberto Zattini, 58enne di Meldola, è il Direttore provinciale di Confcommercio Forlì-Cesena.

Forlì e la Romagna riusciranno a rialzarsi dopo questa alluvione?

Assolutamente sì, lo spirito romagnolo si è visto già nelle giornate immediatamente successive all'alluvione. I forlivesi si sono messi tutti in gruppo a ripulire la città, a spalare fango e ad aiutare i concittadini a portare via le macerie. Ora serviranno una montagna di aiuti. Molte famiglie hanno perso tutto, le loro case, le loro auto e le loro imprese ed ora avranno bisogno di rimborsi al 100%, come avvenne dopo il terremoto in Emilia. Non dobbiamo dimenticare anche le zone collinari e montane hanno subito danni significativi e dove sarà necessario ripristinare le infrastrutture danneggiate. Saranno necessarie norme e procedure rapide per facilitare la ricostruzione.

Cosa serve affinché ciò non accada più?

La verità è che ci sono responsabilità a tutti i livelli istituzionali. Non possiamo ignorare il fatto che abbiamo avuto tre giorni di piogge abbondanti, eccezionali, che non si erano mai viste in molti anni, ma non siamo stati travolti da uno tsunami, da un tornado o da un evento catastrofico. Abbiamo solo avuto pioggia continua per tre giorni. Il nostro territorio è stato lasciato in uno stato di incuria, di abbandono, senza una pulizia adeguata dei fiumi e senza investimenti adeguati per prevenire questi disastri. Il consorzio di bonifica assieme alle istituzioni, non hanno operato nella maniera corretta per 30 anni e questo è il risultato. Non possiamo permettere la costruzione indiscriminata sulle aree fluviali e il consumo accelerato del suolo. Fortunatamente, la magistratura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e disastro colposo, come atto dovuto. Adesso dobbiamo individuare i responsabili e adottare misure appropriate per evitare che tali disastri si ripetano in futuro.

In che modo si possono rilanciare le attività commerciali del centro storico di Forlì?

Il nostro centro storico è splendido e al suo interno vivono e lavorano oltre 700 attività, pertanto è la zona più importante, dal punto di vista imprenditoriale, della città. A mio avviso ci sono due cose da fare: bisogna mettere mano alle politiche abitative invertendo, con un processo purtroppo di medio e lungo termine, le incomprensibili politiche di edilizia popolare attuate negli ultimi 20 anni, puntando, ad una residenzialità di qualità. Inoltre, bisogna tornare ad investire nel centro e trovare le risorse necessarie per sostenere le imprese. Ciò deve essere fatto sia dal settore pubblico, continuando il percorso avviato da questa Giunta mettendo mano alla ristrutturazione totale delle vie cittadine principali, partendo dal prossimo cantiere di Corso Repubblica, sia dal settore privato, che dovrà tornare ad investire nel cuore della città. Per fare ciò, è necessario riequilibrare il mercato degli affitti commerciali: le locazioni commerciali richieste dai proprietari non sono assolutamente allineate ai valori di mercato e questa situazione è una delle concause dello spopolamento dei negozi nel centro.

 


Emanuele Bandini

giovedì 25 maggio 2023

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