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Tre domande a Marco Viroli

Tre domande a Marco Viroli

Per chi vive a Forlì e circondario è ormai un’istituzione da quasi trent’anni. Diogene, infatti, è diventato, negli anni, un punto di riferimento non solo per chi vuole tenere sott’occhio gli annunci economici relativi al territorio, ma anche per chi cerca di restare aggiornato su cosa accade in città e aree limitrofe. 

Poteva quindi Diogene, in vista del suo imminente trentesimo compleanno, non fare un regalo ai lettori che l’hanno seguito lungo tutto il percorso? E chi meglio di Marco Viroli, direttore responsabile della testata da quattro anni, poteva illustrare le novità comparse su questo numero?

Cosa si può trovare di diverso nel “nuovo” Diogene?

Un contenuto informativo più ricco, per consentire ai tanti affezionati lettori che ci hanno seguito fino ad oggi la possibilità di approfondire in maniera chiara, rapida ed esaustiva argomenti d’interesse generale legati al territorio forlivese. Così, a partire da ottobre, saranno introdotte tre nuove rubriche: “E’ scapazôn”, un metaforico scapaccione su un tema scottante, con il quale Leonello Flamigni, firma storica del giornalismo forlivese, darà la sveglia ai lettori con il pungolo della sua penna; la giornalista Laura Bertozzi si occuperà, invece, de “Le tre domande a…”, brevi interviste che, attraverso tre domande rivolte ai protagonisti delle questioni sotto i riflettori dell’attualità locale, mirano a entrare nel cuore dei temi di pubblico interesse in modo agile ed efficace; infine, la giornalista Roberta Brunazzi, già da anni collaboratrice di Diogene News, curerà degli spazi di approfondimento relativi ad avvisi o notizie spesso trascurate o riportate in secondo piano negli altri media, in modo da valorizzarne l’importanza e offrire ai lettori un tipo di informazione “diversa”.

Cosa resta del “vecchio” Diogene?

Innanzitutto, la rubrica firmata da me, “Mentelocale”. Concepita come uno spazio attraverso il quale garantire un contenuto che si differenziasse da quello degli altri organi d’informazione, la rubrica è comparsa su Diogene sette anni fa e continuerà ad animarne le pagine. Lo spirito che l’ha originata è lo stesso che ha dato impulso all’introduzione dei nuovi contenuti, ovvero la volontà di farci veicolo di un’informazione diversa rispetto a quella della rete e della carta stampata quotidiana. Un altro elemento di continuità è la bacheca di eventi, che continuerà ad essere seguita da Roberta Brunazzi e a costituire un dettagliato promemoria degli appuntamenti culturali e ricreativi fruibili sul territorio.

Cosa bolle in pentola per il futuro di Diogene?

Nel 2018 Diogene compirà trent’anni: nel corso di questi decenni la testata ha avuto una continua evoluzione che l’ha portata a imporsi come il giornale di annunci di riferimento per la città e il circondario. Le novità che ho illustrato sono un balzo in avanti e una sorta di banco di prova per un cambiamento più ampio e sostanziale in vista del trentennale, con l’obbiettivo di offrire, da gennaio 2018, un servizio ancora più ricco a quanti attendono con ansia l’uscita di Diogene ogni lunedì.

A cosa mi riferisco nello specifico?
Per ora è bene lasciare questa sorpresa avvolta nella suspense!


Laura Bertozzi

giovedì 28 settembre 2017