Tre domande a Gianluca Soglia
Il mese e mezzo che ci divide dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento è un tempo utile per arrivare al voto preparati. Il che significa anche presentarsi alle urne informati su come votare correttamente e sicuri di avere tutti i documenti in ordine. A dare qualche consiglio in merito, in vista del 4 marzo, è Gianluca Soglia, responsabile dell'Ufficio Elettorale del Comune di Forlì.
Quali documenti è bene controllare?
Una premessa: il voto è un diritto fondamentale, conquistato con fatica neanche tanto tempo fa, ed è un momento di festa per la democrazia. Ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti perché la macchina funzioni. Bastano piccoli gesti, a partire dalla Tessera Elettorale. Dal suo avvento, nel 2001, nel Comune di Forlì si sono già svolte 18 consultazioni: per chi ha sempre votato, gli spazi potrebbero essere esauriti. Se la Tessera è completa, va presentata all’Ufficio Elettorale (piazzetta della Misura, 5) per il rilascio di un duplicato. Chiediamo che i cittadini facciano queste verifiche per tempo, per evitare i disagi e il sovraffollamento degli ultimi giorni. Proprio per questo, i nostri uffici osserveranno un’apertura straordinaria domenica 28 e lunedì 29 gennaio dalle 8.00 alle 20.00. Per essere ammessi al voto, occorre anche controllare di disporre di un documento di identificazione valido e munito di fotografia.
Come si vota correttamente?
La nuova legge prevede un nuovo sistema elettorale, lo stesso per Camera e Senato, e coniuga nella stessa scheda sistema uninominale e proporzionale. In pratica, l’elettore dispone di un’unica scheda (due, anche per il Senato, in caso di età maggiore di 25 anni) sulla quale indicare un unico voto. Questo si esprime tracciando un segno sul rettangolo con il contrassegno della lista. Così, il voto vale sia per l’elezione del candidato uninominale che per la lista prescelta. Non si esprimono preferenze. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato del collegio uninominale, il voto vale anche per la lista collegata e, in caso di più liste, verrà ripartito a queste in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna nel collegio uninominale. Per semplificare: basta il voto alla lista per “trascinarlo” al candidato. In caso di voto disgiunto – cioè con un segno su un candidato e un altro segno su una lista non collegata – il voto è nullo.
Cosa può dire dell’afflusso al voto a Forlì?
Per il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, votarono quasi 67mila forlivesi, pari al 75,57% degli aventi diritto, uno sforzo eccezionale. Ci fu anche qualche disagio, per via degli oltre 700 cittadini che il giorno stesso si sono recati all’anagrafe per il rilascio della Tessera Elettorale smarrita o mai ritirata. A breve saranno designati gli oltre 650 componenti dei seggi. Un ulteriore adempimento spetterà ai presidenti, per la novità del “tagliando antifrode”, che ha un codice alfanumerico progressivo da rimuovere dalle schede prima dell’inserimento nell’urna. La speranza è che venga mantenuta la tradizione di una città preparata e serena in una giornata importante per la nostra democrazia.
Laura Bertozzi
venerdì 19 gennaio 2018