Tre domande a Franco Sami
Naviga con il vento il poppa Forlifarma, la società pubblica che si occupa della gestione delle farmacie comunali. La Spa, infatti, non vanta solo numeri con segno più, ma s’incammina con slancio verso un futuro di ulteriore crescita. Ad assicurarlo è l’amministratore unico Franco Sami, a capo della società da ottobre 2017.
A cosa si deve lo stato di salute di Forlifarma?
A una buona gestione negli anni, ma anche alle potenzialità future di questa realtà pubblica. Sulla solidità economica di Forlifarma, basti dire che le 8 farmacie gestite dalla società (7 a Forlì, una a Forlimpopoli) realizzano un giro d’affari di 12 milioni di euro. Come primo margine e fatturato, il bilancio 2017 ha superato gli obiettivi prefissati e il budget per l’anno in corso prevede un aumento del giro d’affari del 3%, un dato già confermato dai primi quattro mesi del 2018. Questi risultati non si basano sull’aumento dei prezzi dei farmaci, ma sull’efficienza gestionale. Non solo: la solidità di Forlifarma ha i suoi pilastri nella professionalità del personale, costantemente formato e aggiornato, e sulla capacità di dare ascolto al cittadino. La dimensione di welfare sanitario di base è il principale valore aggiunto della nostra attività. Infatti, i farmacisti dipendenti (oggi 65, dei quali il 97% donne) forniscono consigli e instaurano un rapporto di fiducia col cliente.
Quali sono i progetti in via di realizzazione?
Entro l’anno sarà completata la ristrutturazione radicale della farmacia in zova Iva (viale Risorgimento 281) e sono all’opera dei lavori di rifunzionalizzazione delle farmacie site in viale Risorgimento 17, in zona Ospedaletto e presso il largo De Calboli. Sono, inoltre, già sulla carta i progetti per l’allestimento di un nuovo punto vendita al centro commerciale Punta di Ferro. L’apertura di una farmacia dentro un ipermercato è un’esperienza nuova per la società, ma le premesse sono ottime e l’inaugurazione è prevista per novembre di quest’anno. Un notevole impegno per Forlifarma è stata l’adozione, in tutte le sedi, di un nuovo sistema informatico più efficiente: la conversione sarà ultimata a fine maggio. Un’iniziativa di ampio respiro è poi quella di creare delle “farmacie di servizi”, con all’interno piccoli ambulatori dove vengono forniti servizi di prima assistenza sanitaria: sono già 4 le farmacie attrezzate, ma il piano è di estendere ulteriormente queste prestazioni. In cantiere c’è anche una convenzione con l’ordine degli infermieri, in modo da avere un professionista presente in alcuni momenti della settimana per medicazioni o iniezioni.
Con quali sfide deve confrontarsi Forlifarma?
Deve reggere la competizione dei grandi gruppi multinazionali, che arrivano a gestire decine di migliaia di farmacie. Come possiamo difenderci? Oltre a valorizzare il ruolo unico di welfare per i cittadini, occorre crescere, instaurando un dialogo con le altre realtà pubbliche del circondario e della regione. Auspico, infatti, un ingresso in Forlifarma delle farmacie pubbliche già nostre socie del circondario forlivese e lo sviluppo di progetti sinergici con le realtà pubbliche limitrofe (Imola, Faenza e Ravenna).
Laura Bertozzi
giovedì 10 maggio 2018