Tre domande a Liviana Zanetti
Che la Romagna abbia una forte vocazione turistica è indubbio. Eppure, di territori fuori dagli itinerari di viaggio ce n’erano diversi nel 2010. Plasmare nuove rotte è stato il compito portato avanti da Liviana Zanetti nel corso dei suoi due mandati come presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna, la società costituita dalla Regione e dalle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna per la promozione e commercializzazione turistica. Il suo incarico, durato otto anni, si è concluso l’8 maggio scorso.
Quali erano gli ambiti di intervento più urgenti a inizio mandato?
Innanzitutto, ho avviato un rapporto diretto con i privati dei vari territori, domandando a loro di cosa ci fosse bisogno. In questo percorso, sono state coinvolte nove Camere di Commercio. Un altro aspetto si rese evidente ben presto: nelle fiere turistiche erano presenti la nostra strutturatissima Riviera e qualche città d’arte, mentre l’Appennino e l’entroterra mancavano.
Quali nuovi prodotti turistici sono stati proposti da allora?
Nel 2013, Apt Servizi ha firmato una convenzione con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, per portare quel territorio sul mercato. I risultati ci sono stati, perché, da allora, il Parco conta, ogni anno, l’80% in più di turisti rispetto all’anno precedente. Siccome esistono prodotti turistici condivisi da più regioni, su input del ministro Franceschini abbiamo dato corpo a un disciplinare interregionale per poterli proporre sul mercato. Rientrano in questa tipologia gli itinerari sulle tracce di Piero della Francesca, che si sviluppano tra Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria (www.terredipiero.it). Fino a qualche anno fa non si parlava di Cammini, oggi invece l’Emilia-Romagna ne ha 14, individuati secondo i criteri del Mibact. La Romagna vanta, ad esempio, il Cammino di Sant’Antonio, la via Romea Germanica, i Cammini di Dante, di Assisi, di San Vicinio e di San Francesco. Tutte le rotte sono raccolte in un sito pensato per i pellegrini (https://camminiemiliaromagna.it/it), con indicazione di alloggi, eventi, luoghi d’interesse, prodotti dop e igp, farmacie e ospedali. L’ultimo nato in casa Apt sono le rotte per viaggiare nella Romagna Toscana (www.romagnatoscanaturismo.it), cioè tra 15 comuni nei quali la cultura toscana ha lasciato segni evidenti nell’architettura e nella cultura in genere. Tra le operazioni delle quali vado più fiera, relativamente al prodotto Cammini, c’è l’aver siglato una convenzione con la Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna e il fatto che 28 club di prodotto abbiamo abbracciato questo progetto, favorendo anche la nascita di B&B gestiti da giovani.
Come potenziare il turismo a Forlì?
In città le situazioni con appeal turistico sono tante, ma non sono ancora state studiate a sufficienza in un dialogo tra pubblico e privato. Le grandi mostre al San Domenico, ad esempio, non sono ancora state portate sul mercato e alle fiere turistiche. Anche il culto di San Pellegrino, i gioielli architettonici e i musei del centro storico, così come le Terme di Castrocaro, il Museo interreligioso di Bertinoro e i prodotti enogastronomici del territorio sono parte di questa ricchezza.
Laura Bertozzi
venerdì 18 maggio 2018