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Tre domande a Simone Zoli

Tre domande a Simone Zoli

Una ricetta capace di dosare al punto giusto alta cucina e proposte popolari c’è: quella ideata e attuata dal ristorante Benso di Forlì. Il locale, ex chiosco dei Giardini Orselli, nasce sotto la guida di un nume tutelare dell’arte culinaria come Piergiorgio Parini, uno dei più rinomati chef italiani, insignito di una stella Michelin dal 2011 al 2016 quando era ai fornelli del ristorante Povero Diavolo di Torriana (Rimini). A tradurre in pratica i suoi consigli sono stati i soci di tre realtà storiche del territorio: Osteria Don Abbondio, Big Bar e Locanda dell’Appennino, che hanno dato vita a Benso. Della nascita e delle prospettive del ristorante parla il responsabile Simone Zoli.

Com’è nata la collaborazione con Piergiorgio Parini?

È nata casualmente. Nella primavera del 2016, io e i miei soci l’abbiamo coinvolto per avere dei consigli sugli allestimenti della cucina dell’ex chiosco. Dalle attrezzature e planimetrie degli spazi all’offerta gastronomica il passo è stato breve. Dall’inaugurazione nel dicembre 2017, Benso rappresenta un anello di congiunzione tra alta cucina e semplicità di sapori, sotto il segno della qualità. L’atmosfera stessa del locale è curata, ma al tempo stesso informale.

 

I forlivesi sono aperti a proposte culinarie più sperimentali o restano legati alla tradizione?

La città ha accolto i nostri menu meglio del previsto. Al di là dei giudizi a parole, la cartina di tornasole dell’apprezzamento del locale è il ritorno dei clienti e i forlivesi sembrano gradire il nostro tipo di ristorazione. Lavoro nel settore da molti anni e posso dire che gli orizzonti culinari della città, nel tempo, si sono ampliati rispetto alla sola cucina della tradizione. Forlì era pronta per un tipo di offerta basato sulla qualità, che qui mancava. Ad ogni modo, Benso è ancora in work in progress: con la bella stagione, abbiamo adibito una zona del locale al servizio bar e aperitivi, sempre accompagnati da piatti preparati dallo chef in linea con la proposta del ristorante. Il piano è quello di continuare ad ampliare gli orari di apertura.

 

Benso si trova nel cuore di Forlì: perché la scelta del centro storico?

Il locale stesso è un ossimoro: s’ispira a un tipo di cucina gourmet ed elitaria, ma la rende “pop”. Infatti, sorge volutamente in un’area popolare e non fa appello solo ai palati raffinati, ma vuole piacere a tutti i forlivesi. Chiunque abbia tra i 30 e i 50 anni ha vissuto i Giardini Orselli e l’apprezzabile tentativo di chi c’era prima di noi di combatterne il degrado. Consci delle difficoltà di una location in centro, abbiamo scelto di alzare il livello e scommettere su questo luogo. L’amministrazione può aiutarci a lavorare meglio rendendo il centro storico il più bello e funzionale possibile, dagli arredi urbani alla facilità di accesso. Poi, sta a noi imprenditori proporre un contenuto valido. In maggio, insieme a Piergiorgio Parini, abbiamo anche tenuto un laboratorio nel mercato di piazza delle Erbe: in linea con l’intento di riqualificazione portato avanti dal Comune, abbiamo contribuito ad avvicinare a questo fornitissimo mercato centrale una clientela più giovane.

 

 


Laura Bertozzi

venerdì 1 giugno 2018