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Tre domande a Elena Babini

Tre domande a Elena Babini

Sono la linfa dell’imprenditoria locale e sono capaci di stare al passo, forti della loro coesione e determinazione, con le sfide attuali del mercato. Sono i Giovani Imprenditori di Confindustria Forlì-Cesena, un gruppo che si è consolidato negli anni diventando una fucina di confronto e crescita per le eccellenze produttive della provincia. Offre un quadro sull’identità, i progetti e le prospettive dei giovani associati Elena Babini, presidente del Gruppo e vicepresidente dell’agenzia di comunicazione integrata e marketing PubliOne.

Quali sono i numeri e le attività del Gruppo Giovani?

Il gruppo è attivo dal 1983 all’interno dell’Unione degli Industriali della provincia di Forlì-Cesena, con oltre 60 iscritti appartenenti ai più diversi settori merceologici. In questi 35 anni di attività, di cui celebriamo la ricorrenza quest’anno, il gruppo ha espresso talenti che si sono contraddistinti in Regione e nel gruppo Senior provinciale e nazionale. Nella prima parte dell’anno, abbiamo organizzato una serie di incontri utili a fornire agli imprenditori momenti di confronto, di condivisione di buone pratiche e il supporto di interventi ad alto contenuto pratico e innovativo. Nell’ultima parte dell’anno, effettueremo visite aziendali, corsi di alta formazione e incontri operativi con le istituzioni. Continueremo a proporre progetti già avviati come “Up Idea”, “Made in Italy” e “Crei-Amo l’Impresa”. Grazie alla collaborazione con Confindustria Albania, a fine settembre partiremo per una missione di tre giorni nel Paese della penisola balcanica per incontrare istituzioni e partner interessati a collaborare con le nostre imprese.

 

Quale situazione si prospetta nel futuro di Confindustria Forlì-Cesena?

Ad agosto è stato votato con successo il nuovo statuto che identifica le condizioni di governabilità della nostra Associazione. Presto il documento troverà la sua attuazione tramite un gruppo di Saggi che identificheranno il prossimo presidente dell’ente provinciale, verosimilmente entro quest’autunno. Il Gruppo Giovani ha approvato lo statuto perché ne condivide i principi di trasparenza, partecipazione e condivisione. Riteniamo che un rinnovo intellettuale e generazionale, basato su una nuova visione di cultura aziendale e di metodo, possa garantire la nascita di una “nuova” Associazione, in grado di dare risposte concrete alle aziende che operano all’interno di mercati sempre più competitivi.

 

Come può la politica locale e nazionale sostenere l’imprenditoria giovanile?

Il supporto ai giovani industriali non è determinato dal colore politico di chi ci governa: deve essere una priorità per tutti. Il sostegno deve passare attraverso la creazione di tavoli di lavoro congiunti che definiscano buone pratiche e favoriscano la crescita e l’innovazione del territorio. Serve “sinergia” all’interno del sistema: imprenditoria e istituzioni sono i player dello sviluppo sociale e del benessere dei cittadini. Sulla base della mia esperienza, mi sento di affermare che la nostra provincia è composta da molte figure con altissimo livello di competenze e stimoli, capaci di apportare progresso e ricchezza al territorio.


Laura Bertozzi

giovedì 30 agosto 2018