Tre Domande a Maria Paola Casadei
L’elisir per restare giovani? Continuare a tener vivo l’esercizio della conoscenza. In questo modo, anche la terza età resta in contatto con un presente “sempre in evoluzione, in cui il ruolo dell’adulto non è la subalternità, ma la conoscenza dei vantaggi della modernità”. Con questo spirito, il rettore della Libera Università per Adulti di Forlì Ivano Natali apre la strada all’anno accademico 2018-19. Sempre in prima linea nel promuovere formazione permanente e opportunità di socializzazione, l’associazione è riuscita ad attrarre un numero crescente di adesioni l’anno passato, come spiega la presidente Maria Paola Casadei.
Quand’è nata la Libera Università per Adulti di Forlì?
È stata istituita nel 1982, per iniziativa del Cif (Centro Italiano Femminile) e di altre tre associazioni di volontariato: Opera Salesiana, Centro Studi Romagna e Convegni Maria Cristina. Quella forlivese è stata una delle prime nate a livello italiano. Grazie al confronto con altre Università per Adulti associate come noi a Federuni, abbiamo arricchito il nostro progetto formativo e abbiamo cercato di dare risposta all’esigenza emergente di vivere la terza età come momento positivo di acculturazione e scambio. L’apprezzamento da parte di Federuni non è mancato, dato che Forlì ha ospitato due convegni interregionali della Federazione. Una bella conferma è arrivata anche dai corsisti: l’anno accademico scorso abbiamo avuto 60 nuovi iscritti, per un totale di 230 aderenti.
Cosa prevede il programma di quest’anno?
Quello che caratterizza le nostre lezioni programmate, che si tengono il martedì e il giovedì dalle 16.00 alle 18.00 presso la Residenza Pietro Zangheri di Forlì, è una particolare attenzione alle materie scientifiche, in aggiunta alle discipline tradizionali. Avvieremo, inoltre, dei seminari su proposta dei corsisti e continueremo l’esperienza di educazione al canto corale e della filodrammatica. Confermati anche viaggi culturali e visite guidate, a partire dalla grande mostra ai Musei San Domenico. Abbiamo anche deciso di regalare alla città un evento culturale aperto a tutti per l’inaugurazione dell’anno accademico: il concerto del duo voce e organo “Canto e Incanto”, che si esibirà giovedì 20 settembre alle 16.00 alla chiesa del Suffragio.
Quale significato riveste la vostra mission per la città?
La Commissione Cultura della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì si è sempre mostrata sensibile alle nostre proposte. Il merito penso sia dell’azione svolta a favore di una terza età che, attraverso la cultura, si mantiene attiva e utile alla società. Ci sentiamo parte del territorio, un aspetto testimoniato dal legame instaurato con gli eventi della città. I risultati ci sono: molti dei nostri iscritti hanno un ruolo propositivo nell’associazione partecipando alla consulta dei corsisti, altri addirittura sono diventati veri e propri operatori dell’università, curando, sulla base delle loro competenze, le attività informatiche e di segreteria. Con questo impegno, del tutto volontario, ringiovanire è facile. Per conoscerci, la segreteria è aperta dalle 16.00 alle 18.00 in via Andrelini 5 (0543.34711).
Laura Bertozzi
venerdì 14 settembre 2018