Tre domande a Gian Luca Zattini
Dall’aerospazio alla musica fino all’arte: Forlì sembra pronta a stupire tutti. Abbiamo chiacchierato con il sindaco Zattini per scoprire come il progetto ERIS, il nuovo Auditorium Conad e il riallestimento del San Domenico trasformeranno la città e quali sogni potrebbero diventare realtà per chi la vive ogni giorno.
Forlì sta per decollare… letteralmente! Con il progetto ERIS e la costruzione di antenne satellitari, quali porte si apriranno per giovani ingegneri e tecnici?
Uno degli obiettivi principali del progetto ERIS è creare le condizioni per completare il Polo Tecnologico Aeronautico Spaziale di Forlì. La città è già all’avanguardia in questo settore, grazie a un tessuto consolidato di competenze e percorsi professionali che la rendono il luogo ideale per lo sviluppo della filiera aerospaziale. ERIS rappresenta un tassello fondamentale: un intervento concreto che consente di realizzare nuove progettualità e attrarre investimenti, rafforzando al contempo il tessuto occupazionale. Il nuovo laboratorio e l’unità produttiva per la costruzione di antenne satellitari si inseriscono in un contesto unico in Europa, quasi una piccola cittadella dello spazio, favorita dalla presenza della sede ENAV, dal corso di laurea in ingegneria aerospaziale, dall’Istituto Tecnico Aeronautico Superiore “Francesco Baracca” e da un’offerta diffusa di servizi e infrastrutture a misura di studenti e lavoratori.
Con il nuovo Auditorium Conad, un gioiello da 311 posti con tecnologia e acustica all’avanguardia, quali nuove opportunità si apriranno per giovani musicisti e studenti di musica, e come cambierà la vita culturale della città?
Il nuovo Auditorium della Musica, realizzato grazie a una prestigiosa partnership con Cia-Conad, rappresenta una vera eccellenza per la città. Sarà una struttura distintiva e importante per tutta la comunità, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale di Forlì. Grazie alla dotazione tecnologica di alto livello e agli impianti della sala di registrazione, l’Auditorium ha tutte le carte in regola per diventare un unicum in Emilia-Romagna e un punto di riferimento per giovani musicisti, aspiranti compositori e studenti delle scuole di musica provenienti da tutta Italia.
Con 194 opere tra la Collezione Verzocchi e la sezione “Grandi Donatori”, come potrà la nuova ala del San Domenico valorizzare il patrimonio artistico della città e attrarre visitatori?
I musei e i contenitori culturali della città sono prima di tutto luoghi di incontro e condivisione, spazi che favoriscono partecipazione e senso di comunità. In quest’ottica, la nuova sezione “Grandi Donatori” e il pregevole riallestimento della Collezione Verzocchi, allestiti in un’ala del San Domenico finora inutilizzata, rappresentano non solo un significativo arricchimento del patrimonio storico-artistico della città, ma anche uno spazio pubblico ritrovato, dove cittadini e visitatori possono ammirare capolavori e opere di grande valore in un contesto di grande bellezza. Questo intervento rafforza ulteriormente la vocazione di Forlì come città d’arte e cultura, contribuendo a valorizzare la sua identità e a sostenere il percorso verso la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028, attirando al contempo nuovi visitatori e appassionati d’arte.
Emanuele Bandini
venerdì 12 dicembre 2025