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Violante da Montefeltro e le leonesse di Romagna

Storie di donne che hanno fatto grande la nostra terra

Violante da Montefeltro e le leonesse di Romagna

Venerdì 20 giugno, presso la libreria Giunti di Cesena, alle ore 20.45, si terrà un inedito incontro che vedrà come protagoniste Violante da Montefeltro in Malatesta e le leonesse di Romagna. L’occasione nasce dalla recente pubblicazione, da parte della casa editrice «Il Ponte Vecchio», del volume “Violante Malatesta da Montefeltro”, opera della cesenate Francesca Baronio.

L’argomento di questo interessante saggio ha dato modo di riprendere in mano un mio volume, pubblicato dalla stessa casa editrice di Cesena nel 2010: “Signore di Romagna. Le altre leonesse”, in cui avevo voluto tratteggiare la storia del periodo signorile romagnolo (XIV e XV secolo) attraverso i profili delle 12 donne che maggiormente lo avevano caratterizzato. 

 

In quel periodo, anche se le Signorie furono divise e sempre in guerra tra loro, nell’aria si incominciarono a respirare le prime avvisaglie di una futura, sebbene ancora lontana, unione della penisola sotto un’unica bandiera. Forse è per questo che ancora oggi, a oltre 150 anni dall’Unità d’Italia, il periodo signorile continua ad affascinare e a interessare in modo trasversale tutte le generazioni.

 

“Signore di Romagna” era stato pubblicato a distanza di un anno e mezzo dal mio long seller “Caterina Sforza. Leonessa di Romagna”, la cui protagonista, di fatto, rappresenta la tredicesima, e forse la più importante, delle cosiddette “leonesse”. Alcune di queste furono “leonesse” in amore, altre lo furono per l’apporto che seppero dare alla cultura, altre lo furono in battaglia, altre lo divennero perché maestre nell’intrigo, altre infine furono leonesse del silenzio e della pazienza. Tutte furono leonesse in primo luogo nella vita, in quanto riuscirono a far sentire la propria voce grazie a un carattere particolarmente volitivo.

 

Alcune di loro sono particolarmente famose, come la già citata Caterina Sforza, Francesca da Rimini, Cia degli Ordelaffi, Parisina Malatesta, Cassandra Pavoni o Violante da Montefeltro, altre godono ancora oggi della fama legata alla città di cui furono signore come Barbara Manfredi, Isotta degli Atti, Marsibilia Pio Manfredi, altre infine rischiano di finire dimenticate nei meandri della storia come Orabile di Giaggiolo, Vannetta de’ Toschi, Lucrezia Pico o Caterina Rangoni. Tutte queste donne, quando i mariti partivano per la guerra, restavano a casa non solo ad accudire ai figli ma al contempo a governare, sovente meglio di quanto lo facessero i loro uomini.

 

Molte di queste leonesse tanto moderno e disinibito fu il loro modo di essere e di agire, si sono riproposte ciclicamente come modello di eroismo e di intraprendenza. Si distinsero per bellezza, intelligenza, intuito, eleganza ma soffrirono per l’impotenza della propria condizione, spettatrici di un mondo che avrebbero voluto diverso, costruito dagli uomini sulle tristi basi della violenza, della corruzione, della brama di potere.

 

Come ha avuto modo di scrivere la giornalista Maria Teresa Indellicati, queste leonesse furono “tutte protagoniste del loro tempo, nonostante il ruolo ‘riposto’ a cui le condannava il loro essere ‘donne’. Ma, è la tesi dell’autore, capaci di mostrare comportamenti così tenaci e intraprendenti, quando non addirittura eroici, da poter fare da modello e da punto di riferimento anche alle donne di oggi: alcune delle quali, pare di vedere, si sono orientate invece ad anteporre una carriera a colpi di misure e ‘prestazioni’ all’intelligenza, alla cultura, alle capacità di prevedere e annullare le mosse degli avversari”.

 

 

Violante Malatesta da Montefeltro di Francesca Baronio

Il saggio ricostruisce la vita di Violante che fu sorellastra di Federico da Montefeltro e moglie di Domenico Malatesta Novello e che, assieme al marito, contribuì alla fondazione della Biblioteca Malatestiana, elevando in tal modo un inno alla cultura umanistica e rinascimentale che ancora oggi illumina con la sua presenza la città sul Savio e l’intera Romagna.

 

Nella sua densa introduzione Marino Mengozzi scrive: «Dobbiamo a Francesca Baronio tutto il nostro plauso per la bontà e la qualità del lavoro che ci sottopone, condotto con equilibrio intelligente e acribia matura, frutto indubitabile - come ella annota - di “passione” per la storia e di “affetto” per la sua città. I sei capitoli poggiano su fonti e documenti solidamente padroneggiati e imbandiscono esiti di sicuro affidamento, senza tacere del completo possesso della bibliografia di riferimento. Per un ritratto di Violante che riepiloga sì le acquisizioni prodotte dagli studi precedenti, ma che addiziona nuova lettura e originale interpretazione, frutto soltanto di passione e affetto: perché si ama soltanto ciò che si conosce e si conosce soltanto ciò che si ama. E forse il fatto che una donna abbia delineato un profilo femminile costituisce un sicuro valore aggiunto.

 

Per certo il libro toglie oggi, in via definitiva, il velo dell’oblio a una donna che dapprima - con l’opzione di unirsi a Novello - fu sua signora, in seguito - con la scelta di celarsi al mondo - fu di Dio».

 

 

Francesca Baronio è nata e risiede a Cesena. Si è laureata con lode in Lettere Moderne a Bologna, con la tesi oggetto di questo volume. Appassionata di storia medievale e rinascimentale, ha scoperto il fascino della ricerca che sta coltivando in collaborazione con studiosi di storia locale e con la Società di Studi Romagnoli. Su Violante Montefeltro Malatesta nel 2013 ha pubblicato il saggio apparso nel volume “Cesena e la Malatestiana”, curato da P. G. Fabbri per la casa editrice Stampare.

 

 

Venerdì 20 giugno, ore 20.45

Libreria Giunti al Punto di Cesena
Piazza Giovanni Paolo II, 1/2

Marco Viroli e Francesca Baronio parlano dei loro libri: “Signore di Romagna” e “Violante Malatesta da Montefeltro” («Il Ponte Vecchio»)

Per informazioni: tel. 0547 22660 - cesena@giunti.it


Marco Viroli

sabato 14 giugno 2014