Diogene Annunci Economici

Cosa cerchi?

mentelocale - Diogene Annunci Economici Forlì

La Storia del Rock nel mondo, in Italia, a Forlì

Storia di un movimento musicale e culturale che per oltre 60 anni ha influenzato e appassionato i giovani di tutto il mondo

La Storia del Rock nel mondo, in Italia, a Forlì

A luglio tre nuovi incontri con le “Monografie della Storia del Rock”

Bar Ristorante "La Corte dei Miracoli", p.tta dell’Antica Pescheria, Forlì

Prenotazioni: 335 1022854 - Info: 392 4488070

 

 

Venerdì 17 luglio 2015, ore 21.30

Per “Monografie della Storia del Rock”, Marco Viroli racconta il Rock nel mondo:

Woodstock, 15-18 agosto 1969: tre giorni di pace, amore e musica 

 

Metà agosto 1969. Non è passato nemmeno un mese dal primo passo dell’uomo sulla luna e a Woodstock, piccola e, fino a quel momento, sconosciuta cittadina dello stato di New York, va in scena il festival musicale più celebrato della storia del Rock.

Molti dei musicisti che vi parteciparono devono gran parte delle loro fortune artistiche proprio all’apparizione su quel palco: Joe Cocker, Richie Havens, Santana diventarono in un istante star di livello planetario. Fu in quell’occasione che Jimi Hendrix e Janis Joplin divennero profeti della filosofia rock che con quell'evento raggiunse l’apice della propria popolarità.

Tanti altri consolidarono lo status di portavoce di una generazione, ma furono in molti coloro che, già famosi, non vi presero parte per diversi motivi: Beatles, Rolling Stones, Bob Dylan, Led Zeppelin…

Di questo e molto di altro si parlerà nella serata dedicata a “Woodstock. Tre giorni di pace, amore e musica”.

 

Venerdì 24 luglio 2015, ore 21.30

Per “Monografie della Storia del Rock”, Marco Viroli racconta il Rock nel mondo:

The Wall: zenith e nadir dei Pink Floyd di Roger Waters

 

The Wall, undicesimo album in studio dei Pink Floyd, viene pubblicato il 30 novembre 1979. Si tratta di un doppio disco che racchiude un'opera rock in cui viene narrata la storia di una rockstar di nome Pink che, a causa di una serie di traumi psicologici, arriva a costruirsi un “muro” mentale attorno ai propri sentimenti, dietro al quale si isola.

Con “The Wall” Roger Waters, allora leader dei Pink Floyd, cerca di raccontare il proprio disagio e, al tempo stesso, i motivi che avevano portato alla pazzia Syd Barret, primo fondatore del gruppo britannico.

Il successo di “The Wall” fu enorme anche se l’album segnò l’inizio della parabola discendente dei Pink Floyd che diede presto origine alla dipartita di Roger Waters.

Dal disco venne tratto il celebre film di Alan Parker che uscì nelle sale nel 1982 e che aveva come attore protagonista Bob Geldof, il futuro inventore e promotore del Live Aid. 

Ed è dalle immagini del film che prende le mosse la narrazione di un disco entrato nella leggenda: “The Wall” dei Pink Floyd.

 

Venerdì 31 luglio 2015, ore 21.30

Per “Monografie della Storia del Rock”, Antonio Rosetti racconta il Rock in Italia e a Forlì: Demetrio Stratos, suonare la voce

 

Erano gli anni Sessanta e Settanta quando in Italia Esfatriou Demetriou, in arte Demetrio Stratos, un greco nato in Egitto, dal passaporto cipriota e dal morbido accento emiliano, sperimentava la voce oltre la voce. Demetrio Stratos è stato un raro mix di avanguardia, sperimentazione e impegno politico, dal beat di Pugni Chiusi all'epopea etno-rock degli Area, fino alla ricerca estrema della voce-strumento. Nel corso della serata, attraverso foto, filmati, registrazioni inedite, interviste ad amici e collaboratori, sarà ricostruita  la vicenda di un artista unico e incatalogabile.

 

 

A luglio due nuovi incontri con la “Storia del Rock”

Chiosco Bar "Piada52", Via Andrea Dragoni 52, Forlì     

Prenotazioni: 340 371 2548 - 329 905 1553 - Info: 392 448 8070

 

Giovedì 23 luglio 2015, ore 21.30

Per “La Storia del Rock”, Marco Viroli racconta il Rock nel mondo:

“My my, hey hey”: da Elvis a Kurt, la leggenda del Rock in una canzone

 

Nel 1979 esce l’album “Rust never sleeps” di Neil Young che si apre con il brano “My my, hey hey” in cui, in pochi rapidi versi, è riassunta l’intera storia del rock, come pure il suo futuro (“rock ‘n’ roll can never die”, il rock 'n' roll non può morire). Il testo viene scritto da Young sull’onda emotiva della recente morte di Elvis Presley (16 agosto 1977) ed è dedicato a Johnny Rotten, cantante dei Sex Pistols, il gruppo punk che stava sconvolgendo il music business.

La canzone diventa uno dei brani più celebri del rocker canadese, ammirato sia dagli estimatori del punk sia da quelli del grunge. Ma la fama di “My my, hey hey” è cresciuta tristemente nel tempo a causa del verso che Kurt Cobain, cantante dei Nirvana, il 5 aprile 1994, riportò nel delirante messaggio lasciato prima di suicidarsi: “It's better to burn out than to fade away” (È meglio bruciare che svanire).

Dal giorno in cui Elvis era apparso per la prima volta sulla scena (1954) a quando Neil Young compone “My my, hey hey” (1978) passano poco meno di 25 anni, mentre poco più di 25 ne trascorrono poi per arrivare alla morte di Kurt Cobain (1994). 

Cinque decenni in cui il rock conosce più volte l’apoteosi e il declino, cinque decenni di Storia del Rock in una canzone.

 

Giovedì 30 luglio 2015, ore 21.30

Per “La Storia del Rock”, Antonio Rosetti racconta il Rock in Italia e a Forlì:

Quattro passi nel mito: sulle tracce del Rock italiano

 

Negli anni ’50 e ‘60 la scena dei complessi rock a Forlì, pur avendo molti tratti in comune con realtà sviluppatesi in altre città italiane, è stata davvero molto ricca e ha avuto una sua specificità e unicità. 

Nella seconda metà degli anni Cinquanta, l’arrivo del rock’n roll fece soffiare fra i giovani un vento decisamente nuovo. Furono però i primi 45 giri dei Beatles, all’inizio del decennio successivo, a portare una vera e propria rivoluzione nella musica italiana. Le cantine e i garage di tutta Italia si riempirono di giovani capelluti e di strumenti musicali e nacquero una miriade di complessi beat. Insieme alla musica arrivarono nuovi ideali e nuovi modi di vestirsi e di comportarsi.

Gli anni ’70 furono gli anni dei concerti nei palasport, dei festival pop, della vita comunitaria, del sacco a pelo e dell’autostop. Il rock prosegue il discorso iniziato nel decennio precedente ma è contaminato da molti altri generi, dal blues al jazz, alla musica classica. 

Gli anni ’80 vedranno poi il crollo di molti miti e la musica ritornerà alle origini sotto la spinta della furia distruttrice del punk, prendendo nel contempo strade più introverse e intimiste.

 

Incontri ideati e condotti da Marco Viroli e Antonio Rosetti

In caso di maltempo gli eventi saranno rimandati a data da destinarsi.


Marco Viroli

domenica 12 luglio 2015