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I segreti di Forlì e Halloween

Il gotico e l'oscuro in una città romagnola

I segreti di Forlì e Halloween

È in libreria “I segreti di Forlì” di Paolo Cortesi

È in libreria da qualche giorno “I segreti di Forlì. Il gotico e l'oscuro in una città romagnola” di Paolo Cortesi (Ponte Vecchio, Cesena).

A due anni di distanza dal grande successo del suo libro “I misteri di Forlì”, Paolo Cortesi torna a indagare la storia più buia della città di Caterina Sforza e Aurelio Saffi, aggiungendo nuove e intriganti tessere al mosaico.

 

Un lupo in campagna fa strage di bambini... Mussolini vuol buttar giù la statua della Madonna del Fuoco... Papa Pio IV mette un berretto verde ai debitori... Ultras forlivesi prendono a sassate tifosi cesenati (nel 1794)... Forlì è per dieci giorni reggia d’Italia... Napoleone a Forlì pensa alla sua mamma... Neve a giugno e susine a Natale... Un prete si vende una reliquia... Due ex soldati tedeschi cercano un tesoro... 

Questi, e molti altri, sono I segreti di Forlì.

 

Paolo Cortesi, scrittore e saggista, da oltre vent’anni si occupa di storia della cultura occidentale. La sua biografia “Cagliostro” (Newton Compton) ha vinto il Premio Castiglioncello 2005. Il suo più recente saggio storico è “Medioevo sconosciuto” (Nexus). È inoltre autore di romanzi tra cui ricordiamo l’ultimo pubblicato “La velocità dei corpi” (Piemme). Per i tipi del Ponte Vecchio ha dato alle stampe i saggi “Il Risorgimento in Romagna” (2010) e “I misteri di Forlì” (2013) e il romanzo “Annina rubata” (2014). È autore dei testi delle due serie del programma “Testimoni”, trasmesso da Rai Storia. Il suo sito è www.paolo-cortesi.com

 

Due parole per cominciare... di Paolo Cortesi

 

Ma sì, lo sappiamo: sono di moda i segreti. Sacro Graal, Atlantide, Ufo, Illuminati, Templari, Piramidi d’Egitto: non sono solo una fortunata scelta editoriale; sono piuttosto la dimostrazione che le risposte “ufficiali” consolidate non soddisfano tutti e che ha sempre ragione Amleto, quando ci ricorda che “ci sono più cose in cielo e in terra di quante ne sogni la filosofia”.

Anche la storia di Forlì ha i suoi segreti. Si tratta di eventi e personaggi che non troverete nelle storie classiche della nostra città. Non sono figure note come Caterina Sforza; non sono avvenimenti celebri come il Sanguinoso Mucchio. Sono episodi minori, poco o affatto noti, curiosi, bizzarri; sono personaggi minimali, che hanno lasciato solo una flebile traccia che si trova tra le pieghe della grande storia, in un cantuccio fra le migliaia e migliaia di parole scritte nelle cronache dei secoli scorsi.

Li ho chiamati segreti non perché abbiano chissà quale carattere occulto, ma perché sono dispersi, nel tempo e nella memoria, tanto da essere diventati ora storie sconosciute, talvolta insospettabili, spesso sorprendenti.

Anche grazie a questi tasselli ignorati del grande mosaico della storia forlivese possiamo conoscere meglio le nostre radici, il sapore della nostra millenaria vicenda. Dunque, non propongo al lettore soltanto una wunderkammer, o una lanterna magica che fa rivivere per un attimo la storia sotterranea e misconosciuta di Forlì. Questo libro può essere una via di accesso alla storia minore, che più e meglio dei trattati ci fa conoscere la realtà quotidiana, il pensiero, i sogni e le paure dei nostri antichi concittadini.

Prima di congedarmi dal lettore, desidero assicurarlo che nulla di quanto ho scritto è frutto della mia fantasia. Certo: l’esposizione è narrativa, anzi direi colloquiale, ma tutti i fatti, i nomi e le date sono esatti e ricavati da fonti documentarie. E le osservazioni che mi sono permesso di fare, ogni tanto, sono il diritto che spero venga riconosciuto al narratore, se non allo storico (e che il lettore può serenamente ignorare, se preferisce). Buona lettura!

 

Sabato 31 ottobre, Refettorio dei Musei S. Domenico Forlì, ore 16.30

Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi presentano il loro libro:

“Halloween. Origine, significato e tradizione di una festa antica anche in Italia”

Perché Halloween si celebra la notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre? Che origini e che significati ha questa festa? L’abbiamo “importata” dagli Stati Uniti o appartiene alla nostra tradizione? Come la si celebrava nelle regioni italiane in passato? Perché era declinata e perché invece negli ultimi anni sta vivendo un periodo di nuovo splendore?

A queste e a tante altre domande Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi rispondono in questo libro con una lunga e meticolosa ricerca estesa a tutto il nostro territorio nazionale e soprattutto mettendo a frutto le loro competenze di etnografi e antropologi culturali.


Marco Viroli

sabato 24 ottobre 2015